L’appuntamento in Belgio con il GP di Spa è giunto alla sua conclusione e dopo le qualifiche che hanno incoronato per la pole Charles Leclerc, abbiamo assistito a una gara che ha stravolto ogni aspettativa e che ha mostrato una doppietta McLaren, inedita fino a questo punto della stagione, stravolta poi dalla decisione dei giudici di squalificare George Russell.
Arriviamo quindi come sempre al momento di definire Top e Flop del GP di Spa. Questa volta andremo a ritroso, partendo dalle prestazioni più disastrose fino ad arrivare ai piloti e alle scuderie che hanno convinto di più in Belgio, tenendo conto esclusivamente delle prestazioni, prima della squalifica di George Russell.
I Flop team del GP di Spa francorchamps
Abbiamo deciso di non mettere nessuno dei “fantastici 4” tra i team peggiori in Belgio, e questo perché ci sembrava inopportuno inserire il team che ha conquistato la pole position, il più veloce nelle qualifiche, i team del podio, tra i peggiori.
Sebbene la prestazione delle Ferrari sia stata molto al di sotto delle aspettative create dalla pole position del sabato, va anche detto che la caparbietà di Leclerc e il suo tenere stretto il quarto posto, oltre al secondo miglior tempo in qualifica (valso ugualmente la pole), salvano la scuderia di Maranello, che però continua a traballare parecchio, stavolta molto aiutata nella conquista del podio anche dall’errore di Mercedes.
Giungiamo quindi alla riflessione sulle Red Bull: Verstappen segna il miglior tempo in qualifica, a cui deve poi rinunciare per il cambio di power-unit, recupera una gran quantità di posizioni anche con grande maestria, ma tutto ciò non basta a vederlo sul podio. Per quanto riguarda Perez invece c’è da segnalare un terzo (poi secondo) piazzamento che gli vale la prima fila, completamente sprecata poi nella gara di domenica, ma che comunque mostra un debole segnale positivo rispetto alle precedenti prestazioni.
Haas, weekend da dimenticare nel GP di Spa
La scuderia di Banbury ci aveva abituato a prestazioni decisamente migliori rispetto a tutte e due le monoposto fuori alla sessione di Q1 e a piazzamenti da quindicesimo e diciannovesimo posto. Abbiamo capito che il Belgio e il GP di Spa proprio non sono piaciuti a Magnussen e Hulkenberg, e non potendo far altro che prenderne atto, la reinseriamo tra i peggiori del weekend. Se qualcuno si chiedesse perché Haas e non Kick Sauber, possiamo solo dire di avere pazienza.
Kick Sauber, un mondiale trascurabile e da accantonare
La Kick Sauber è forse l’ultima tra le ultime in questo mondiale 2024 e ovviamente non fa eccezione il GP di Spa. Un ritiro e un sedicesimo posto valgono bene stare nei peggiori. A loro parziale discolpa possiamo dire che dall’unico team a 0 punti non potevamo che aspettarci un disastro. Salta certamente all’occhio che sia Haas che Kick Sauber (con 4 monoposto nelle ultime 6 posizioni) abbiano motori Ferrari, dato ancor più interessante se confrontato con il fatto che sul podio ci sono invece 3 monoposto a motore Mercedes.
I top team del GP di Spa
Arriva quindi il momento della gloria e per quanto scontato possa essere, ecco i nomi e le motivazioni dei top team di questo weekend.
Mercedes, che gara e che sbaglio!
Mettere la Mercedes nei top team di questo weekend è doveroso considerando la prestazione dei piloti, decisamente meno se dovessimo tenere conto di chi ha mandato in pista una monoposto con 1,5kg in meno di peso rispetto al consentito. La potenziale doppietta di Russell e Hamilton mette il sigillo a una crescita faticosissima e costante che il team ha intrapreso dall’inizio della stagione e che culmina, almeno per ora, in un weekend in Belgio che avrebbe potuto ispirare una rimonta che però al netto della squalifica di Russell diventa ancora più ardua e rende il weekend dolce-amaro.
A completare il quadro possiamo aggiungere una partenza dalla seconda e terza fila trasformate egregiamente in una prestazione che avrebbe potuto sfiorare l’epicità.
McLaren, la costanza premia sempre
Costanza è la parola chiave per la McLaren che dopo essersi ispirata alla Ferrari dei primi risultati buoni l’ha ampiamente surclassata e si sta prendendo di diritto la scena, togliendo qualcosina anche a Verstappen e alla Red Bull che sembravano intoccabili. Anche nel GP di Spa la McLaren sfrutta molto bene le proprie capacità e dopo una partenza dalla seconda e terza fila centra podio e sesto posto, forse non il top del top ma se consideriamo che davanti a Norris arrivano appena quarto e quinto Leclerc e Verstappen (ovvero i più veloci in qualifica), la prospettiva si fa un po’ più interessante, soprattutto nel post gara.
C’è poi da aggiungere che la McLaren oltre a tenere stretto il secondo posto in classifica costruttori con un vantaggio di 21 punti sulla Ferrari, può festeggiare il sorpasso di Piastri su Sainz e ora all’inseguimento dichiarato del terzo posto di Leclerc, ormai a soli 10 punti di vantaggio e a ben 22 di ritardo da Norris, ormai alla soglia dei 200 punti.
Qualche sognatore potrebbe già vedere un mondiale costruttori vinto da McLaren, caso eccezionale ma non impossibile se il passo dovesse rimanere quello delle ultime 4 gare e i suoi 52 punti guadagnati su Red Bull, che si è mostrata decisamente in affanno se non fosse per le grandi prestazioni di Verstappen che l’hanno tenuta a galla anche quando Perez è letteralmente scomparso nelle posizioni arretrate.
La Formula 1 dopo il GP di Spa si ferma per circa un mese e tornerà il 23 agosto sul circuito olandese di Zandvoort. Quello che il GP di Spa ci ha dato è certamente un weekend fortemente influenzato nei punteggi e nei risultati dal regolamento, ma anche una gara emozionante e accesa fin dai primissimi giri.
Vedremo se questo mese di pausa farà bene ai team come Red Bull e Ferrari che devono ritrovare smalto e condizioni ottimali, o se invece confermerà la rimonta di Mercedes e McLaren, riaprendo definitivamente il discorso titolo costruttori e (chissà!) piloti.