Il weekend di Austin è stato un concentrato di emozioni, con capovolgimenti e sorprese continue tra Qualifiche Sprint, Sprint Race, Qualifiche, e Gara.
Il Circuit of the Americas ha visto una battaglia serrata tra i principali team, che hanno alternato successi e delusioni. Vediamo insieme i top e flop del weekend di Austin, con uno sguardo ai protagonisti che hanno segnato questo importante appuntamento del calendario di Formula 1.
I top team del weekend di Austin
Iniziamo come di consueto dai team che ci hanno fatto sognare, e stavolta saremo abbastanza severi con gli altri. Se da un lato abbiamo visto alcuni team in crescendo, la gara di domenica ha mostrato alcuni dei top team in calo e per questo non li troverete nei due scelti per questa settimana.
Ferrari rende storico il weekend di Austin
Il weekend di Austin è stato un trionfo per la Ferrari, che ha conquistato la doppietta con Charles Leclerc e Carlos Sainz.
Leclerc, partito dalla seconda fila, ha rapidamente guadagnato il comando della gara, mantenendo un ritmo costante fino alla bandiera a scacchi, ma ha saputo soprattutto gestire le proprie prestazioni durante tutto il weekend, crescendo lentamente e imparando a ogni passo, fino al trionfo di domenica.
Sainz ha completato la festa Ferrari, assicurandosi il secondo posto e consolidando la posizione del team italiano nel Campionato Costruttori che ora può finalmente insidiare il secondo posto a Red Bull. Oltre alla gara Sainz si è dimostrato aggressivo, forse anche troppo, fin dalle fasi precedenti, dimostrando una grandissima voglia di rivalsa.
Questo risultato rappresenta una conferma della crescita della Ferrari nella seconda parte della stagione.
Haas cresce e compete nella parte bassa
Un altro team che ha sorpreso ad Austin è la Haas. Con una performance solida sia in qualifica che in gara, Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen hanno mostrato che la squadra americana può lottare nella parte bassa della classifica, ma con ambizioni di salire ulteriormente. Le due monoposto hanno chiuso la Sprint Race e il Gran Premio nelle prime dieci posizioni, un risultato che ha sorpreso molti appassionati e analisti e che apre a un 2025 interessante.
I flop team del weekend di Austin
Andiamo ora sui team che davvero avrebbero potuto e dovuto fare di più rispetto a quelle che erano le aspettative. Qui troviamo i team che sono calati in modo più significativo e che, per scelte o per difficoltà, stanno andando a rilento.
Red Bull: rischio terzo posto in classifica costruttori
Nonostante Max Verstappen abbia dimostrato ancora una volta il suo talento, il weekend di Austin non è stato positivo per la Red Bull nel complesso. Con solo Verstappen a combattere per la vittoria, la squadra ha faticato a tenere il passo della Ferrari e della McLaren. Il distacco nella classifica costruttori si sta accorciando e il team rischia di perdere la seconda posizione, minacciata da una Ferrari in ascesa e ormai a soli 8 punti.
Max come sempre si è dimostrato l’uomo da battere, anche se inizia a essere una casistica decisamente meno rara dell’inizio di stagione, mentre Perez purtroppo non è in grado di sostenere in alcun modo né il compagno né il team.
Quel che ne risulta è un team zoppo che corre con una sola monoposto o quasi e che inevitabilmente alla lunga sta perdendo terreno in classifica costruttori.
Mercedes: weekend di Austin e 2024 da dimenticare
Se c’è un team che ha sofferto particolarmente ad Austin, è stato la Mercedes.
Lewis Hamilton ha vissuto un fine settimana difficile, con un’uscita anticipata in qualifica e in gara con un bilancio generale davvero pessimo.
George Russell, nonostante una prestazione stabile, è andato via via calando: dalla seconda posizione delle Qualifiche Sprint alla quinta della Sprint Race, per poi stazionare in sesto piazzamento per Qualifiche e Gara.
Mercedes avrà sicuramente molto da rivedere, dopo una stagione che ha relegato il team al di fuori dei top, anche se al di sopra delle scuderie minori. In breve: un anno da dimenticare.
Mclaren: né top né flop nel weekend di Austin
Non potevamo non parlare affatto della McLaren, che non merita di stare nei top, visto il finale, ma non ha neppure sfigurato così vistosamente da finire nei flop. La monoposto arancione ha vissuto un weekend a due facce. Da un lato, Lando Norris ha conquistato una brillante pole position e ha lottato per il podio sia nella Sprint Race che nel Gran Premio, ma senza riuscire a centrare la vittoria. Dall’altro, Oscar Piastri ha mostrato una forma meno brillante rispetto alle gare precedenti. Il team britannico ha comunque raccolto punti importanti per mantenere la sua posizione nella classifica costruttori, ma senza brillare come ci si aspettava.
Il weekend di Austin ha offerto spettacolo e sorprese, con una Ferrari che ha dominato la scena e una Red Bull che ha faticato a mantenere il passo. Mercedes ha vissuto un altro momento difficile di questa già complicata stagione, mentre la McLaren ha continuato a lottare per i piani alti, pur senza imporsi del tutto. Adesso, la lotta per il Campionato Costruttori entra nel vivo, con Ferrari e Red Bull pronte a contendersi il secondo posto, mentre la McLaren tenta la fuga.