Il weekend in Qatar di Formula 1 verrà probabilmente ricordato come uno dei passaggi chiave di questo Mondiale 2024.
Tra strategie impeccabili, errori cruciali e condizioni climatiche estreme, le squadre hanno affrontato sfide difficili in una delle tappe più decisive della stagione. Come sempre ci accingiamo a fare un’analisi dei top e dei flop di questo emozionante weekend in Qatar, senza peli sulla lingua.
I top team di questo weekend in Qatar
Iniziamo dai team che escono “vincitori” almeno virtuali dal GP del Qatar a Lusail. Tutte le scuderie hanno dovuto fare i conti con difficoltà e imprevisti, ma tenendo conto di quanto importante sia stato l’impatto del weekend in Qatar per la classifica costruttori, tutto assume un senso particolare.
Ferrari: il miracolo in gara salva una stagione
Nonostante una qualifica complicata che ha visto Carlos Sainz e Charles Leclerc partire rispettivamente dalla quinta e settima posizione, la Ferrari ha dimostrato grande tenacia in gara. Sul circuito di Lusail entrambi i piloti hanno saputo sfruttare al meglio le opportunità in pista e un passo gara di un certo livello, poco utile in qualifica ma cruciale in gara.
Le prestazioni in gara di Leclerc e Sainz, ma anche l’errore di Norris, hanno permesso di conquistare punti preziosi. La Ferrari ha chiuso il weekend con ben nove punti recuperati sulla McLaren, mantenendo vive le speranze nel Mondiale Costruttori.
Sebbene il distacco dalla McLaren sia ora di 21 punti, da recuperare tutti in una sola gara, la prestazione in Qatar rappresenta un barlume di speranza in una stagione altalenante.
La scuderia di Maranello ad Abu Dhabi dovrà necessariamente puntare ai 43 punti del primo e secondo posto, sperando di non vedere nessuna delle due McLaren più avanti del quarto posto. Il giro veloce sarebbe poi determinante, mentre in caso di parità sarebbe Ferrari a spuntarla. Un obiettivo difficile sicuramente ma non impossibile, che fa capire quanto importante sia stata la prestazione in Qatar.
Mercedes: un weekend quasi perfetto
Mercedes si è confermata una delle squadre più competitive del weekend, con George Russell sugli scudi. Il pilota britannico ha brillato già dalle qualifiche, conquistando la seconda posizione nella Sprint Race e il primo posto nella griglia definitiva grazie a una penalità inflitta a Max Verstappen. In gara, Russell ha mantenuto un ritmo costante, lottando per il podio e dimostrando una gestione strategica impeccabile, anche se poi non è stato completamente premiato.
Lewis Hamilton, nonostante alcune difficoltà, è riuscito a portare a casa un sesto posto solido, contribuendo al bottino di punti della scuderia. Mercedes si conferma una forza da non sottovalutare, capace di competere ai massimi livelli nonostante una stagione altalenante. Questa stagione ormai è andata, ma è evidente che la Mercedes ha saputo continuare il proprio percorso di crescita.
I flop team del weekend di F1 in Qatar
Questa volta, e dato che siamo praticamente alla fine della stagione, preferiamo mettere un solo team tra i flop. L’esito è abbastanza scontato e dopo aver quasi agguantato la vittoria del titolo costruttori, vedersi recuperare dei punti dalla diretta concorrente non può che valere un posto in questa categoria.
McLaren: parte bene ma si perde sul più bello
Dopo un inizio di weekend stellare, con Lando Norris in pole position nelle Qualifiche Sprint e la doppietta nella Sprint Race, la McLaren ha vissuto un calo di performance in gara, nonostante il terzo e quarto posto in qualifica. Norris e Piastri non sono riusciti a replicare il dominio mostrato il giorno precedente, lasciando spazio ai rivali.
Nonostante le difficoltà, la strategia di squadra rimane uno dei punti di forza della scuderia di Woking, che ha sfruttato al meglio il sistema DRS nella Sprint Race per massimizzare i risultati. Tuttavia, il calo di ritmo in gara principale rappresenta un campanello d’allarme per una squadra che punta a chiudere il campionato con il Titolo Costruttori e che ora si trova di fronte all’ultima possibilità per non gettare alle ortiche un’intera stagione da prostagonista.
Red Bull: un mondo a parte, se si corresse da soli
La Red Bull ha vissuto un inizio di weekend sottotono rispetto ai suoi standard, con Max Verstappen che ha chiuso solo ottavo nella Sprint Race, dopo una Qualifica Sprint non delle migliori. Comunque il miglior tempo in qualifica (poi secondo per penalità), e la vittoria della gara, varrebbero a Verstappen di stare nei top team di questo weekend.
È Sergio Perez, invece, che continua a deludere, chiudendo le qualifiche in sedicesima posizione e non riuscendo a incidere in gara. Questo weekend in Qatar evidenzia ancora una volta la dipendenza della Red Bull dalle performance di Verstappen. Volendo essere completamente onesti, se la Red Bull avesse avuto un secondo pilota più costante, probabilmente la stagione sarebbe già chiusa e non ci sarebbe stato spazio per Ferrari e McLaren.
Il weekend in Qatar ha messo in evidenza la lotta serrata tra i top team per il titolo Costruttori, con McLaren e Ferrari protagoniste di prestazioni altalenanti. Mentre la McLaren è partita bene per poi perdersi nel momento più importante del weekend, Ferrari ha dimostrato di avere ancora la grinta necessaria per lottare nonostante un inizio del GP del Qatar zoppicante e che faceva presagire una fine prematura della stagione.
Mercedes, dal canto suo, si conferma una scuderia in crescita, e Red Bull, nonostante i risultati deludenti di Perez, rimane un punto di riferimento grazie a Verstappen. La stagione si avvia verso un finale incandescente, con il titolo Costruttori ancora tutto da decidere.