A distanza di anni dal suo addio alle corse, l’affetto degli appassionati nei confronti di Michael Schumacher non si spegne. Anzi, se possibile, l’incidente sugli sci di cui è stato vittima ormai quasi sei anni fa a Meribel in Svizzera, ha moltiplicato l’attenzione nei confronti del sette volte campione del mondo nella speranza che possano arrivare finalmente buone notizie sulle sue condizioni di salute. Non è un caso quindi che si sia deciso di organizzare una mostra a lui dedicata: l’evento si tiene a Trento ed è curato da Alberto Drudi.
La celebrazione di un campione
Michael Schumacher ha scritto pagine indelebili nella storia della Formula Uno e riuscire a eguagliare i suoi record sarà difficile un po’ per tutti, anche se Lewis Hamilton sembra essere già sulla buona strada. Chi ha avuto modo di vivere appieno i successi del tedesco ha certamente apprezzato la sua determinazione in pista, ma senza mai dimenticare la lealtà nei confronti degli avversari. L’ammirazione è fortissima anche da parte dei più giovani, che hanno potuto conoscere le potenzialità del tedesco solo attraverso il racconto degli adulti.
L’interesse non potrà quindi che essere fortissimo nei confronti di un’iniziativa dedicata al sette volte campione del mondo: un’esposizione che si terrà a Trento in concomitanza con il Festival dello Sport in collaborazione con il Museo Ferrari e l’archivio Benetton, oltre al supporto di Stark. L’appuntamento è fissato per venerdì 11 ottobre presso il Palazzo delle Albere.
Un mito senza tempo
Chi si recherà presso la sede dell’esposizione avrà la possibilità di vedere da vicino alcuni cimeli legati alla carriera vincente del tedesco, alcuni messi a disposizione anche da alcuni privati. Non mancherà anche un tocco di made in Italy: sono infatti tutte italiane le macchine che hanno permesso a Michael di affermarsi.
Presente quindi la Benetton B195 motorizzata dal 10 cilindri Renault con cui Schumacher divenne iridato per la seconda volta di fila nel 1995, al termine di una stagione caratterizzata da 9 vittorie su 17 corse. Non poteva mancare anche la Ferrari F2002, una monoposto a cui tutti i tifosi della “Rossa” non possono che essere legati: grazie a questa vettura, infatti, il pilota è riuscito a ottenere il suo terzo titolo con la scuderia di Maranello ottenendo la matematica addirittura già a luglio sulla pista di Magny-Cours.
E non è finita qui. In mostra anche le tute utilizzate da Schumacher nel 1998, 2000 e 2004.