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Vettel, niente podio poi il dietrofront: ecco perché

Vettel "derubato", Ferrari fa appello contro il Collegio

È ancora difficile sconfiggere del tutto l’amarezza provocata dalla vittoria mancata per un soffio da Sebastian Vettel solo per una decisione dei commissari di gara. Il tedesco era stato infatti protagonista di un’ottima prestazione in gara (preceduta dalla pole position in qualifica) e pregustava già la soddisfazione per il primo successo stagionale. Così però non è stato: i giudici hanno infatti ritenuto che la mossa compiuta dal numero cinque nei confronti di Lewis Hamilton fosse da ritenere pericolosa (teoria sposata anche dal britannico).

In un primo momento il ferrarista, accecato dalla rabbia, era intenzionato a non presentarsi nemmeno sul podio. Successivamente il dietrofront, ma preceduto da una decisione clamorosa: mettere il numero due davanti alla Mercedes del campione del mondo e l’1 davanti alla postazione rimasta vuota in cui avrebbe dovuto esserci la SF90. “Il ferrarista ha deciso di rispettare il collega della Mercedes e il compagno di squadra Charles Leclerc“.

L’amarezza era grande

La prima parte di stagione era stata decisamente deludente per la Ferrari, costretta a dover assistere ai trionfi della Mercedes dopo avere compiuto un duro lavoro nei mesi passati per ridurre il gap con le Frecce d’Argento. Il secondo posto a Montecarlo e la pole position in Canada da parte di Sebastian Vettel avevano dato una forte sterzata al morale e rinforzato l’idea di poter dire ancora la propria nei prossimi mesi. La convinzione non era così sbagliata e la vittoria a Montreal sembrava davvero a un passo, ma il grido di gioia è rimasto strozzato in gola a causa della penalizzazione inflitta dai giovani al tedesco.

La sensazione di frustrazione era quindi fortissima e aveva spinto il tedesco a pensare di disertare l’appuntamento con il podio. E’ lo stesso pilota a raccontare cosa gli sia passato per la testa in quei momenti: “Ho parcheggiato la macchina nel parco chiuso, ma non quello dei primi tre, e poi sono andato a pesarmi – sono le parole di Vettel riportate da Motorsport-com -. A quel punto non volevo più partecipare a nulla di quello che ci sarebbe stato dopo. Ovviamente ero arrabbiato e deluso, ma penso che tutti capiscano il perché” .

Il dietrofront inaspettato

Seb ha però riflettuto sul suo comportamento e ha così deciso di non mancare alla premiazione nel post gara. Difficilmente il tedesco si distingue per una mancanza di lealtà nei confronti dei colleghi e anche in questa occasione ha cercato di far valere l’attenzione nei confronti di chi combatte in pista con lui.

vettel leclerc
L’abbraccio tra Sebastian Vettel e Charles Leclerc sul podio in Canada (Foto: Formula1.ferrari.com)

Penso che fosse una questione di rispetto nei confronti di Lewis e Charles, ma anche del rappresentante della Mercedes (l’ingegnere Marga Torres), salire sul podio – ha detto ancora il ferrarista -. Certo, non era il posto in cui avrei voluto essere in quel momento, perché volevo andare via. Anche essere alla conferenza stampa è contro la mia volontà, ma dovevo essere qui“.