Ci sono diversi modi di raccontare il Gran Premio di Monza. Si possono narrare le vicende di Leclerc e la fantastica vittoria della Ferrari dopo 9 anni oppure si possono affrontare i crucci e i patemi di chi ha perso. Ovvero Hamilton e il team della Mercedes. Il britannico è ampiamente in testa nel Mondiale e la vittoria è solo questione di matematica, sia chiaro. Le due vittorie consecutive di Leclerc però hanno un po’ oscurato la sua stella. Il team manager della Mercedes, Toto Wolff, ha voluto quindi calcare la mano su una manovra al limite del monegasco che gli ha consentito di rimanere in testa.
Leclerc, una manovra da mille e una notte
Il duello tra Hamilton e Leclerc è stato tosto e il monegasco si è spinto anche un po’ più in là, chiudendo il passaggio al britannico in una curva con una manovra decisa. I giudici hanno deciso di sanzionarla solo con la bandiera bianconera (l’equivalente del cartellino giallo nel calcio).
Secondo Wolff, il “fattore campo” ha inciso e non poco in questa scelta: “I commissari sportivi si trovano in una situazione molto difficile perché devono prendere decisioni in un contesto che non è ben definito. La corsa di Monza è stata molto dura, forse si è andati un po’ oltre, e credo che il comportamento di Lewis sia stato determinante nell’evitare un incidente (con Leclerc). Ma alla fine cosa avrebbero potuto fare i commissari sportivi? Se avessero dato una penalità di cinque secondi ad una Ferrari in testa al Gran Premio d’Italia avremmo avuto bisogno di una scorta di polizia per uscire dal circuito!”.
La marea rossa
L’allusione al clima che si respirava a Monza è evidente, forse in un contesto differente avrebbero potuto fare una scelta diversa. Ad ogni modo è pur vero che rivedendo la manovra da ogni angolazione non si evince un comportamento scorretto da parte di Leclerc. Lui occupa la sua porzione di pista e costringe Lewis ad andare lungo. Questo “lasciar correre” è figlio delle polemiche avvenute al Gran Premio di Canada che portarono Hamilton sul gradino più alto del podio a discapito di Vettel.
Wolff teme però che la cosa possa sfuggire di mano: “Credo che con questa norma vedremo più contatti tra i piloti, ed il rischio che diventi una pratica ordinaria c’è. Personalmente credo che quando si verificheranno i primi incidenti ci ritroveremo a valutare nuovamente queste situazioni, questo è il modus operandi, ma fino a quel momento saranno lasciati liberi di correre”.
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