A partire dal 1° agosto è stata introdotta un’importante novità legislativa, che consente a chi è in possesso di una moto di usufruire di una tariffa ridotta (33% in meno) per il pedaggio in autostrada. Una misura rivoluzionaria e invocata dai centauri ormai da tempo, ma valida solo per chi sceglie di saldare l’importo attraverso il Telepass. Dopo la fase iniziale, la normativa è entrata ufficialmente in vigore dal 15 settembre per consentire alla società di adeguare tutti i suoi sistemi distribuiti sulla rete italiana.
Un provvedimento atteso da tempo
Dal 15 settembre è possibile usufruire ufficialmente dello sconto, pari al 33%, per il pedaggio autostradale. La misura è però valida solo per i motociclisti dotati di Telepass. Un provvedimento atteso da tempo in Italia, che si adegua così a quanto accade già in diversi Paesi europei: in Austria, ad esempio le due ruote pagano il 50% in meno rispetto alle auto, mentre in Turchia con una scheda da 10 euro si può percorrere qualsiasi autostrada.
Tra i motivi che hanno portato all’introduzione del provvedimento c’è il tentativo di incrementare il livello di sicurezza stradale. Secondo alcune ricerche effettuate a livello internazionale. infatti, le autostrade sono le più sicure per chi è abituato a viaggiare sulle due ruote.
Le lamentele non mancano
Nonostante l’introduzione di un vantaggio di cui possono godere i tanti appassionati di due ruote presenti in Italia, c’è chi non ha comunque nascosto un certo disappunto. Sin da subito, infatti, sono stati in tanti a sottolineare quanto ritenessero ingiusto poter godere della tariffa scontata solo attraverso il Telepass. Si tratta infatti di uno strumento utile per evitare le code, ma che inevitabilmente costringe gli intestatari dei mezzi a sottoscrivere un abbonamento. Anche chi aveva già aderito alla proposta per la propria auto è inevitabilmente costretto ad aderire nuovamente: ogni Telepass è infatti legato alla targa del veicolo e richiede il pagamento di almeno 1,26 euro al mese.
Anche in questo periodo di prova gli intoppi non sono mancati. Molti motociclisti, infatti, non sono riusciti a usufruire del prezzo ridotto a causa di dispositivi non sempre funzionanti, mentre non si verificano praticamente mai problemi con le auto. Gli utenti interessati possono quindi farsi un solo augurio: sperare che il periodo di adattamento possa servire a risolvere ogni mancanza.