È attualmente in fase di svolgimento la Sei Giorni di Enduro, giunta alla 92esima edizione a cui si sono iscritti più di 650 piloti. La manifestazione, che si concluderà sabato prossimo, 2 settembre, è stata però funestata da un evento tragico: Michael Alty, 53enne di origine inglese, ha infatti perso la vita nella serata di lunedì, giorno in cui si è svolta la prima tappa. In base ai primi rilievi, il decesso è avvenuto a causa di un forte stato di disidratazione, dovuto con ogni probabilità al caldo eccessivo.
Una tragedia forse evitabile
Sopportare la pressione e lo stress a cui sono sottoposti quotidianamente i piloti che decidono di prendere parte alla Sei Giorni di Enduro, partita lunedì da Brive la Gaillarde, in Francia, è tutt’altro che semplice, ma quest’anno c’è un avversario in più contro cui combattere: il caldo. Pur essendo ormai a fine agosto, infatti, le alte temperature che ci hanno accompagnato per gran parte di questa estate ancora non accennano ad allentare la morsa.
Proprio questa sembra essere la causa principale che ha provocato la morte di Michael Alty, 53enne di origine inglese, che ha perso la vita nella tarda serata di lunedì, poco prima della conclusione della prima tappa. L’uomo è crollato improvvisamente a terra ed è stato subito soccorso dagli addetti delle ambulanze che erano presenti sul posto, pronte ad intervenire in caso di necessità. Nel frattempo, aveva già perso i sensi e ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato inutile.
In base ai primi riscontri, il decesso sarebbe avvenuto proprio per disidratazione. La stessa causa che aveva portato alla scomparsa di un altro pilota inglese nell’edizione del 2003.
Partecipare alla Sei Giorni era il suo sogno
Alty ormai da qualche anno era diventato pilota soprattutto per passione, ma coltivava da sempre un amore viscerale per l’Enduro. Proprio per questo desiderava potersi mettere alla prova in uno degli appuntamenti più importanti della categoria come la Sei Giorni.
L’uomo era alla guida di una KTM 450 4T e faceva parte della classe C2 del Moto Club inglese Sheep Skull Enduro Riders insieme ai compagni di squadra Karl Greeal e Russell Millward.