Il calendario del Motomondiale potrebbe presto avere un’importante novità, a conferma della volontà di Dorna, la società che gestisce le due ruote, di fare il possibile per catturare l’interesse degli appassionati che vivono in Paesi in cui finora il motorsport non fa tappa. È stato infatti raggiunto l’accordo preliminare affinché si possa, a partire dal 2022, avere una gara in Ungheria, meta dove manca ormai dal 1992. Se tutto dovesse andare a buon fine, il Gran Premio si terrebbe nel Paese magiaro per almeno cinque anni su una pista di nuova costruzione.
Si rinnova il calendario delle due ruote
È stato sottoscritto nelle ultime ore un primo memorandum d’intesa tra il governo ungherese e la Dorna Sports, la società che gestisce il Motomondiale, che dovrebbe riportare il Paese magiaro nel calendario a partire dal 2022. Affinché la decisione possa diventare ufficiale, è però necessaria anche la firma decisiva del Contratto da parte dei Promotori del GP che è prevista entro la fine di febbraio 2020.
Non sono stati comunque rivelati, almeno per il momento, ulteriori dettagli sul circuito prescelto. Probabile comunque che si possa puntare su una pista costruita per l’occasione e collocata nella zona est.
Ungheria: un Paese amante dei motori
La scelta intrapresa dalle autorità locali e dalla Dorna non è così casuale. L’Ungheria vanta infatti una grande tradizione sia nelle due sia nelle quattro ruote, oltre a un campione del mondo nella classe 125cc, Gabor Talmacsi, che ha conquistato il titolo iridato nel 2007. Tra i principali promotori dell’idea c’è il Ministro dell’Innovazione e della Tecnologia, László Palkovics, convinto di poter apportare benefici importanti anche a livello economico: “Sono molto felice di annunciare il ritorno della MotoGP in Ungheria. Presto presenteremo al Governo una strategia per sviluppare gli sport motoristici, sarebbe importante riuscire a realizzare tutti i piani perchè avrebbe anche un forte impatto nell’ecomia dell’intero Paese“.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna: “Una nuova gara e un nuovo circuito: è una prospettiva davvero entusiasmante per tutti noi quella che abbiamo davanti in Ungheria, per riportare la MotoGP in un Paese con una grande tradizione nei motori“.
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