Il Tas ha deciso: Andrea Iannone è stato sospeso per 4 anni. La decisione è arrivata oggi. Il caso di doping che lo vedeva coinvolto arriva dunque a una svolta che rappresenta il peggior scenario immaginato dal pilota e dall’Aprilia che lo ha sempre sostenuto in questi difficili mesi.
Doping: Andrea Iannone sospeso per 4 anni
Andrea Iannone è stato sospeso per 4 anni dal Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. La sospensione decorre dal 17 dicembre dello scorso anno, da quando la FIM lo aveva sospeso dopo averlo trovato positivo al Drostalonone, uno steroide anabolizzante, dopo un test antidoping eseguito a Sepang, in occasione del Gp in Malesia.
Il Tas ha respinto il ricorso presentato dal pilota di Vasto e ha invece accolto quello della WADA che aveva chiesto un inasprimento della condanna. Il Tribunale di Losanna ha anche previsto l’azzeramento di tutti i punti che Andrea Iannone ha guadagnato in MotoGp dal 1° novembre 2019 (compreso) in poi.
Respinta la tesi della contaminazione alimentare
I legali di Andrea Iannone e lo stesso pilota avevano sostenuto come il Drostalonone fosse stato assunto indirettamente dal pilota attraverso il consumo di carne, sostenendo la tesi della contaminazione alimentare.
Ma, come si legge sul sito del Tas, non si sarebbe riusciti a spiegare come sia potuta avvenire la contaminazione citata da pilota e avvocati: “Il gruppo di esperti scientifici CAS ha rilevato che Andrea Iannone non era riuscito a stabilire né il tipo preciso di carne che aveva consumato né l’origine di detta carne. Inoltre, il Panel ha riscontrato che né Andrea Iannone né i suoi esperti sono stati in grado di stabilire specificamente che c’era un problema di contaminazione da carne da Drostanolone in Malesia“. Questo avrebbe quindi aggravato la situazione di Andrea Iannone che è stato squalificato per 4 anni. La carriera del pilota di Vasto sembra quindi compromessa: potrà tornare a correre solo nel 2023.
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