Impresa capolavoro di Alex Rins ad Aragon, lo spagnolo torna al successo e trionfa battendo all’ultimo respiro uno strepitoso Alex Marquez. Le qualifiche del sabato avevano evidenziato una Yamaha sorprendentemente veloce, con la Honda in grande spolvero grazie alle performance di Crutchlow, Marquez e Nakagami e le Ducati più attardate ma guardinghe. La gara però, come spesso accaduto in questa strana stagione, ha riservato innumerevoli sorprese, tra cui le grandi competitività delle due Suzuki o il calo vertiginoso delle Yamaha che piazzano i migliori piloti appena giù dal podio con Maverick Viñales quarto e Franco Morbidelli sesto.
Impresa di Alex Rins, la Suzuki leader del mondiale
Impresa di Alex Rins ad Aragon che trionfa davanti ad un formidabile Alex Marquez ed al compagno di squadra Joan Mir. Gara emozionante quella di Aragon che regala a questo incredibile campionato l’ottavo vincitore diverso, un record impressionante. I riflettori sono stati tutti puntati sulle Suzuki e sulle Honda, di gran lunga le moto migliori di tutta la corsa. Impressionanti infatti, le velocità di percorrenza di curva e la precisione che le due moto giapponesi sono stati in grado di dimostrare e che hanno permesso ai loro piloti di compiere tanti sorpassi e di monopolizzare il podio. Alla fine, a trionfare è stato Alex Rins, uno dei piloti migliori di tutto il paddock quando trova il giusto set-up con la sua moto.
Lo spagnolo partito a razzo dopo lo spegnimento dei semafori è risalito fino alla prima posizione per poi non mollarla più fino al traguardo, nemmeno nei giri finali quando gli assalti di Alex Marquez si facevano arrembanti. Per poco, la Honda non tornava al successo con Marquez, non Marc, bensì Alex, un risultato impensabile fino a tre settimane fa. Il fratello del campione del mondo ha compiuto una gara capolavoro rimontando dalla decima casella fino a replicare il podio dello scorso GP, sfiorando, come detto, la vittoria, distante solamente pochi centesimi. Era dal 2000 che la Suzuki non guidava la classifica del mondiale, vent’anni dopo la casa di Hamamatsu torna davanti e lo fa con Joan Mir, che, terzo in gara, si gode il quinto podio in top class e ora inizia a credere davvero al titolo iridato, seppur ancora in assenza di vittorie.
Andrea Dovizioso ancora in lotta per il mondiale
La Yamaha, grande protagonista del sabato, è uscita malconcia dalla corsa spagnola, con Vinales (solo per i tratti iniziali di gara veloce) quarto, e Franco Morbidelli sesto. Addirittura 18esimo Fabio Quartararo, condizionato da un problema alle gomme che di fatto lo costringe ad abbandonare la leadership del campionato. Quinta posizione per Nakagami a conferma di una Honda in netta ripresa da un paio di gare a questa parte. Settima posizione al traguardo per Andrea Dovizioso, il forlivese, nonostante le solite problematiche patite dalla sua moto può approfittare della debacle di Quartararo e resta vicino al leader del campionato, distante ora 15 punti. Come detto, primo in classifica adesso è Mir con 6 punti di vantaggio su Quartararo e 12 su Vinales, per poi trovare il primo italiano, Andrea Dovizioso.
Foto in alto: Profilo Twitter MotoGP
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