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Assen, Viñales riporta la Yamaha al successo, a terra Rossi

Vinales vince ad Assen

Il GP di Assen è da sempre riconosciuto come “l’università della moto”, essendo l’unico circuito presente nel calendario del motomondiale sin dalla prima edizione del 1949. Vincere in Olanda ha un sapore diverso, ancor di più in questa fase cruciale di stagione, che con la prossima gara del Sacshenring sancirà la fine della prima metà di campionato. La qualifica aveva sancito il dominio delle Yamaha di Quartararo e Vinales, a scapito di un Valentino Rossi mai in difficoltà ad Assen come in questa edizione. C’era tanta attesa anche per le Ducati, lente in prova, e per Marc Marquez, chiamato ad abbassare le ambizioni dei giovanissimi rivali davanti a lui.

Viñales regola Marquez e Quartararo

Succede di tutto ad Assen ed il merito va al trio del futuro (e del presente), Maverick Viñales, Marc Marquez e Fabio Quartararo, capaci di infiammare i tifosi olandesi con sorpassi e controsorpassi che tanto sanno di anteprima per il futuro prossimo della MotoGP. In una gara che ha perso subito due protagonisti come Alex Rins, caduto mentre era in testa e Valentino Rossi, al terzo “crash” consecutivo. Trionfa Maverick Viñales che riporta la Yamaha ad un successo che mancava da Philipp Island della passata stagione. Lo spagnolo è stato perfetto nella gestione della gara, regolando un Marquez per una volta non impeccabile.

Secondo podio consecutivo per il poleman Fabio Quartararo che conclude il GP di Assen in terza posizione; il rookie francese che sta incantando tutti con la sua velocità ed il suo stile di guida, ha dovuto fare i conti con una M1 difficile da guidare nei cambi di direzione, rea di sbacchettare in maniera eccessiva. In ogni caso, Yamaha può coccolarsi il suo nuovo fenomeno, predestinato ad una moto ufficiale se continua con questi risultati.

Continua la crisi in casa Rossi

Forse parlare di crisi non è più così eccessivo. Ad Assen ci si aspettava un risultato diverso dal “dottore”, un risultato che poteva cambiare l’inerzia della stagione. La realtà, però, è stata ben diversa, Rossi ha dovuto fare i conti con una M1 nelle sue mani difficile da guidare. Tuttavia, la moto di Iwata nelle ultime uscite è stata veloce, soprattutto con Quartararo e Vinales, che hanno avuto un altro passo, e questo certamente non può tranquillizzare il 9 volte iridato, chiamato al più presto al riscatto. Certamente, il “dottore” non è stato assistito dalla fortuna, caduto nelle fasi iniziali di gara in seguito alla chiusura dell’anteriore e coinvolgendo l’incolpevole Nakagami. Terza caduta di fila per Valentino Rossi, alla prese con uno dei periodi più bui della sua storia recente con Yamaha.

Salvano il salvabile le due Ducati, con Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci che su una pista non congeniale alle caratteristiche della loro moto concludono in quarta e sesta posizione. Da segnalare l’ottima prestazione di Franco Morbidelli, autore di una gran rimonta conclusasi in quinta posizione.

Credits foto in alto: Pagina Facebook MotoGP.com