Biaggi ripensa al passato: “La rivalità con Rossi è stata un regalo”

Biaggi ripensa al passato: “La rivalità con Rossi è stata un regalo”

Gli appassionati di motori sanno bene come la rivalità che si può generare tra due piloti, soprattutto quando sono in lotta per lo stesso obiettivo, possa rendere più avvincenti le gare. Periodicamente duelli di questo tipo non mancano e finiscono per essere ricordati anche a distanza di tempo, a volte anche con un po’ di nostalgia. È il caso della rivalità tra Max Biaggi e Valentino Rossi, che ha animato il Motomondiale soprattutto all’inizio degli anni 2000. Non sono mancati nemmeno i battibecchi post gara, dovuti anche a due caratteri non sempre conciliabili tra loro. E il “Corsaro”, nonostante abbia appeso il casco al chiodo da anni, pensa con un po’ di rimpianto a quel periodo della sua vita.

Un duello che ha infiammato i circuiti

Nei primi anni 2000 la rivalità tra Valentino Rossi e Max Biaggi dominava la scena. A distanza di anni, è il “Corsaro” a rievocare il periodo in cui hanno condiviso tante emozioni in pista. Biaggi ha ricordato anche il battibecco prima dei festeggiamenti per il podio di Barcellona nel 2001, ma anche duello a Welkom in Sud Africa all’inizio del 2004 – la gara d’esordio di Rossi sulla Yamaha.

Forse proprio il trascorrere del tempo permette di pensare all’accaduto con maggiore distacco. “La rivalità con Rossi è stata un regalo – sono le sue parole a BT Sport -. Mi mancano alcuni momenti, quegli anni, con le cose belle e brutte che sono successe. In quel momento sono state gare molto stressanti, ma con gli anni, ho capito davvero che, nonostante l’intensità, è stato un regalo perché con Rossi abbiamo dato alla gente una grande e vera rivalità, in pista e fuori. Eravamo persone diverse“.

Nostalgia ma nessun rimpianto

L’adrenalina che ogni pilota prova nel momento in cui si avvicina un weekend di gara è certamente forte, ma allo stesso tempo alimenta la voglia di dare il massimo. Molti, infatti, sono arrivati a decidere di smettere proprio quando questa sensazione non era più la stessa.

Ripensare a quel periodo provoca quindi stati d’animo contrastanti anche in Biaggi, anche se non avverte alcun pentimento rispetto a quanto fatto: “Nessun rimpianto. Quello che ho fatto dal punto di vista sportivo è stato bello, fantastico, e se posso chiedere di più non è la realtà, è un sogno  – sono le parole del centauro romano -. Ho raggiunto quello che speravo di ottenere, che doveva essere il numero uno della categoria in cui sono partito – che era la 250cc – e poi lentamente sono passato alla 500cc, quindi alla 4 tempi con la nuova era in MotoGP, e poi alla Superbike. Ho corso in molte categorie, ho avuto molte difficoltà nel corso degli anni, ma sono abbastanza soddisfatto e mi sento ancora forte. Non ho grossi problemi, non ho molte ossa rotte, quindi sono abbastanza felice” – ha concluso.

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