L’“affaire doping” che coinvolge Andrea Iannone si arricchisce di nuovi dettagli. Dopo che ieri il suo avvocato ha chiesto di effettuare le controanalisi necessarie a smentire l’esito del test antidoping in cui è risultato positivo a una sostanza ascrivibile tra gli steroidi anabolizzanti, la Gazzetta dello Sport ha chiesto un parere a un esperto che ha rivelato che il cibo consumato in Malesia, dove il pilota si trovava per il Gp di Sepang quando sono state prelevate le sue urine, potrebbe essere stato trattato con sostanze di questa tipologia.
La sostanza a cui Andrea Iannone sarebbe risultato positivo
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Andrea Iannone sarebbe risultato positivo al Drostanolone, uno steroide anabolizzante. Il giornale ha richiesto il parere di uno specialista di ematologia attivo anche nell’ambito dell’antidoping, il professore all’Università di Roma del Foro Italico, Paolo Borrione. Il docente ha parlato del trattamento con sostanze chimiche che le carni subirebbero in Asia, non escludendo che possa anche essere stato usato questo steroide.
Il pilota Aprilia potrebbe quindi aver assunto inconsapevolmente questa sostanza attraverso il cibo. Ecco cosa ha detto il professore Paolo Borrione riguardo al trattamento delle carni in Asia e allo steroide cui è risultato positivo il pilota: “Gestissi un allevamento di animali sceglierei un altro prodotto, ma non ne escludo l’utilizzo: soprattutto in Sudamerica e in Oriente le carni trattate ci sono. Poi a proposito di assunzione inconsapevole va detto che esistono anche molti integratori contaminati: alcuni atleti se li fanno addirittura testare prima di iniziarne l’assunzione“.
La “partita” di Andrea Iannone si giocherebbe sulle quantità
Un aspetto centrale della difesa di Andrea Iannone sarebbe legata alla quantità di Drostanolone trovata nelle sue urine. Per avere questo dato sarà decisivo il risultato delle controanalisi richieste dal pilota attraverso il suo legale, Antonio De Rensis, che ai microfoni della Gazzetta ha dichiarato: “La data presumibile dell’esito è fissata per il 7 gennaio. Solo allora sapremo il dato certo delle sostanze e il quantitativo rilevato, fondamentale per tutta la dinamica. Fino ad allora servono prudenza e cautela“.
Foto in alto: Instagram Andrea Iannone