La Honda sembra sempre più favorita a portare a casa l’ennesimo titolo Mondiale con Marc Marquez, piazzatosi sul primo gradino del podio anche nell’ultima gara, pur con l’importante condizionamento di quanto fatto dal compagno di squadra, Jorge Lorenzo, che ha fatto finire anticipatamente la corsa per Andrea Dovizioso, Maverick Viñales e Valentino Rossi. La Ducati però non si vuole arrendere e, forte dei buoni segnali che erano emersi già dal Mugello, vuole crederci fino alla fine. La scuderia italiana si è messa in evidenza nei test di Barcellona, non solo con buone prestazioni, ma anche per un accessorio comparso sulla moto. Si prospettano risultati migliori?
Al lavoro per migliorare
Non accontentarsi mai dei risultati raggiunti è fondamentale se si vuole competere ad alti livelli, ma questo deve valere ancora di più se si ha la consapevolezza di dover mettere in atto alcuni correttivi. È una situazione che, ormai da qualche tempo, conoscono bene in casa Ducati dove la voglia di fare bene non manca di certo, ma troppo spesso si è stati costretti a dover assistere ai trionfi della Honda.
Proprio con questa ottica si è cercato di fare il massimo nei test di Barcellona. Il team italiano ha messo in mostra in questa occasione un nuovo telaio in fibra di carbonio. Andrea Dovizioso è stato il più soddisfatto: l’elemento dovrebbe essere utile soprattutto nelle curve più veloci.
Un accessorio che desta curiosità
Il telaio non è stata però l’unica novità per la scuderia. Difficile infatti non notare un’estensione in carbonio del cupolino che, almeno in parte, riduce l’arco visivo del pilota. Sulla base di questa idea Danilo Petrucci ha voluto chiamare questo elemento “Halo“, sulla falsariga di quello montato sulle monoposto di Formula Uno.
BRAKE guys! It’s time for a break for @AndreaDovizioso and @Petrux9 after a one-day test in Montmeló! More to come in Assen in two weeks!#ForzaDucati #MotoGP pic.twitter.com/W7PTzszByX
— Ducati (@DucatiMotor) June 17, 2019
Al momento resta il riserbo sulla sua funzione, ma appare piuttosto chiaro come l’effetto possa incidere soprattutto sull’aerodinamica della moto. Ma non è finita qui. A rivelarlo Andrea Dovizioso, già voglioso di rifarsi nella prossima gara: “È una prova che abbiamo voluto fare per una cosa futura, per dare dei feedback agli ingegneri” – ha detto il forlivese. Ora non resta che attendere la prova della pista per capirne i possibili benefici.