In questo periodo così complicato per ogni aspetto sociale, anche lo sport inevitabilmente paga il suo prezzo. La MotoGP si è mossa prima di altri sport riorganizzando il calendario che ora vede la tappa di Jerez come gara inaugurale della stagione, essendo state rinviate le prime 3 gare previste inizialmente. Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, sta vivendo uno dei momenti più difficili in merito alla gestione del motomondiale, ma in una recente intervista rilasciata ad “AS“, è stato chiaro sulla possibilità di concludere un campionato degno di questo nome quando la situazione sarà ristabilita. Ezpeleta ha anche elogiato la figura di Valentino Rossi, un tema già visto recentemente da altri protagonisti del paddock.
Ezpeleta guarda al futuro: “A Rossi come a me non importa dell’età”
L’accoppiata Rossi-Ezpeleta è stata essenziale per l’export del motomondiale in tutto il mondo, un binomio che ha fatto le fortune delle due ruote sin dal primo momento in cui il campione di Tavullia è salito in sella alla 125 nel 1996. Il dirigente spagnolo ha ribadito una volta di più le qualità di Rossi, in grado di dar battaglia anche a 41 anni: “Ha un merito straordinario e non sono deluso dai suoi ultimi risultati, alla sua età guadagna ancora podi. Che non vince più, okay, ma guarda Sainz, che a 57 anni sta ancora vincendo… Non è una questione di età. Nel test di Sepang tutte le fabbriche erano racchiuse in otto decimi, quindi c’è molto equilibrio. Rossi è un ragazzo che si divertirà a correre. Rossi e io non ci chiediamo a che età andremo in pensione“.
La MotoGP contro il Coronavirus
Come detto, Ezpeleta è corso ai ripari per arginare la deriva che altrimenti il calendario di gare avrebbe preso, ed ipotizza un sistema per quando la situazione si sarà ristabilita: “Ci sono 400 italiani nella MotoGP, quindi ritarderemo le date necessarie. Se necessario correremo in inverno andando in luoghi caldi. Ora siamo nel momento peggiore di questa crisi, ma arriverà un giorno in cui la situazione migliorerà. Mi pagano solo per le gare e le farò finché posso. L’ho fatto per tutta la vita e quello che sta succedendo è la cosa più triste che ho dovuto vivere, tranne la morte di un pilota, ovviamente. Quindi abbiamo in programma di allungare il campionato fino a dicembre, se necessario. In situazioni eccezionali, misure eccezionali, a meno che non ci dicano di no, che dobbiamo fermarci”. L’idea di proseguire il campionato anche a dicembre non sembra più un’utopia sebbene l’ultima revisione del calendario non lo preveda ancora.
Credits foto in alto: MotoGP.com\Facebook Valentino Rossi