Dopo giorni di voci che si rincorrevano sul futuro di Jorge Lorenzo, ecco che sembrano profilarsi le prime conferme. Lorenzo resta in Honda. Almeno per ora. HCR infatti non sarebbe propensa a recidere il contratto in anticipo mentre Jack Miller viene rinnovato in Pramac, con qualche presunto malumore. Al Red Bull Ring intanto, Dall’Igna non può negare ai giornalisti di essere entrato in contatto con il maiorchino.
Dall’Igna: “Sì volevo Jorge, cerco i migliori”
Nello scorso weekend di gara, che ha riportato sul podio un rinvigorito Andrea Dovizioso, tante le rivelazioni sul mercato piloti. Nonostante Lorenzo continui a essere in riabilitazione (con l’ufficiale ritorno per Silverstone), Honda non molla l’osso. E l’ipotesi del passaggio a Ducati, Pramac ovviamente, sembrerebbe a tutti gli effetti sfumata. A chiarire un po’ la situazione, ci pensa Gigi Dall’Igna: “Alla fine sono il Direttore Generale di Ducati Corse e devo cercare di mettere sulle nostre moto i migliori piloti possibili” ha dichiarato ai giornalisti in Austria. Parole forti da parte del manager di Borgo Panigale, che non nasconde (e non ha mai nascosto) la grande stima per il maiorchino.
Hi everyone! We just finished our bicycle training after two months without riding on it. Hopefully, you will see me on the bike in Silverstone again. See you soon! pic.twitter.com/wqhNO6I8gY
— Jorge Lorenzo (@lorenzo99) August 10, 2019
“Se c’è una possibilità quantomeno è doveroso andarla a verificare – continua Dall’Igna – Se questa opportunità si può concretizzare o no dipende da tanti fattori, ma fa parte del mio lavoro andare ad analizzare ogni situazione per cercare il miglior pilota. Non lo faccio solo io, ma anche Honda, Yamaha e chiunque altro. L’opportunità non è più aperta, stiamo lavorando per chiudere con Miller“.
Pramac, resta Miller
La conferma del rinnovo del contratto arriva dal team manager Campinoti: “Abbiamo sempre voluto puntare su Jack, anche se ovviamente Lorenzo è un grande campione e ci lusinga che uno come lui abbia anche solo potuto pensare di venire da noi. Anche se, ribadisco, per noi erano solo voci“.