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Marc Marquez beffa Quartararo all’ultimo giro e si prende il GP di Misano

Marquez contro Quartararo

Marc Marquez ritrova il successo, a modo suo e con il suo stile. Dopo due Gran Premi che l’hanno visto perdere la vittoria ad un passo dal traguardo, il Cabronçito si è preso con carattere, abilità e personalità il GP di Misano, infilando al penultimo giro una poderosa staccata su Fabio Quartararo, che fin lì aveva condotto la leadership della corsa. Una manovra fulminea e brusca che non ha ammesso repliche, inducendo il francese a tentare un disperato attacco alla Quercia dell’ultima tornata, vano ma coraggioso.

Quartararo, onore alle armi

Niente da fare, allora, per il fenomeno Yamaha, in fuga per due quarti di gara e poi in difesa da Marquez. Quartararo deve rimandare la prima vittoria in MotoGP. Solo questione di tempo, diranno al 20enne. Eppure, a furia di mangiarsi le unghie, il buon Fabio si sta consumando le mani. Non meno della folla accorsa al Misano Circuit pronto ad applaudirlo dopo la bandiera a scacchi.

Vinales spettatore discreto

Chiude il podio un ottimo Maverick Vinales, scattato benissimo allo start e subito in prima piazza. Ha ceduto la posizione a Quartararo soltanto due tornate più tardi, quando la Yamaha Petronas ha innestato il turbo al Cruvone. Violato da Marquez al giro 5, Vinales ha cercato di aggrapparsi al tandem di testa, ma la sua M1 nulla ha potuto contro lo scatenato duo.

Testa a testa

La singolar tenzone delle posizioni di punta è stata piuttosto monotona. Marquez si è limitato ad attendere e a pungere quando avrebbe fatto più male. Una tattica che ha pagato, il gatto col topo, ma che non rende adeguati onori alla giuda prodigiosa di Quartararo, nome su cui scommettere senz’altro il futuro.

Colpo grosso

Alla prima staccata dell’ultimo giro Marquez si è infilato all’interno con un gioco d’esperienza. Il campione del mondo ha tenuto la linea e Quartararo si è ributtato dentro, con carattere, alla quattro: staccata al limite, RC213V di traverso. Fabio c’ha riprovato ma Marc di lì in poi ha chiuso porte e finestre. Troppo bello vincere qui, troppo bello ritrovare la vittoria, la settima in stagione, troppo bello ipotecare il mondiale, l’ottavo in carriera, il sesto in top class.

Valentino contro il Morbido

Quanto agli altri: Vinales spettatore inerme finisce sul podio, a 12″ da Valentino Rossi, quarto, vincitore di un duello tutto in famiglia con Franco Morbidelli, quinto. Al Dottore manca qualcosa per giocarsela con le altre Yamaha, ma non è scontato che possa trovare un acuto sul finale di stagione, ora che da Iwata arrivano segnali di vita.

Dovi in panne

Una domenica opaca, invece, per Andrea Dovizioso. Il forlivese ha perso molto tempo nelle baguarre iniziali, frenando bruscamente per non centrare Rossi durante le concitati fasi della partenza. Sul finire si è rifatto sotto alle Yamaha, ma era troppo tardi per qualsiasi aspirazione: sesto posto. Il suo ritardo da Marquez, adesso, è di ben 93 punti. Out al giro 16 la Suzuki di Alex Rins, mattatore dello scorso Gran Premio.