Il weekend appena trascorso ha messo in mostra l’ennesima vittoria di Marc Marquez, questa volta a Le Mans, ormai sempre più dominatore del Mondiale. Il successo dello spagnolo, a differenza dei precedenti, può essere ritenuto più significativo: la pista francese, almeno sulla carta, era ritenuta più favorevole alla Ducati che aveva anche il vantaggio di poter contare su performance migliori in condizioni di maltempo.
Questo può quindi consentire al campione del mondo di guardare ancora con più ottimismo ai prossimi appuntamenti stagionali.
Una leadership indiscutibile
Sin da prima della partenza della stagione Marc Marquez, campione del mondo in carica, era indicato da tutti gli addetti ai lavori ma anche dai semplici appassionati come il principale favorito nella conquista del titolo. E i fatti stanno dimostrando come questa idea fosse corretta.
Dopo le prime cinque gare lo spagnolo è già alla terza vittoria, ma tutte caratterizzate da un elemento davvero rilevante: nei successi conseguiti il pilota ha praticamente dominato la corsa dall’inizio alla fine, in modo quasi del tutto incontrastato.
Questo non può che generargli grande soddisfazione: “Era una gara che doveva andare bene: dopo la vittoria di mio fratello ero molto motivato – ha detto il centauro dopo essere salito sul gradino più alto del podio e sottolineando l’orgoglio per il trionfo di Alex in Moto2 -. Quando entri in pista capisci velocemente se hai feeling o meno e io l’ho capito fin dal giro di riscaldamento. Ho usato la gomma morbida all’anteriore, cosa che non faccio mai di solito, ma qui era l’unica opzione, e dovevo stare davanti, perché se non si fosse scaldata sarebbe stato peggio“.
Domingo inolvidable!!
— Marc Márquez (@marcmarquez93) 19 maggio 2019
Doble felicidad, brothers power??
Victoria por 2 ?? pic.twitter.com/CWylbyo1DO
Tutto facile? Non sempre
Osservando la prestazione dall’esterno sembra che Marquez non abbia dovuto affrontare alcuna difficoltà. In realtà non è così, come ci tiene a precisare lo stesso campione del mondo, anche se questo non può che renderlo ancora più orgoglioso di quanto sta facendo. L’orgoglio è ancora più forte soprattutto perché il trionfo è coinciso con la vittoria numero 300 della Honda in MotoGp.
“Non è stata una vittoria facile, ma non è stata neppure una delle più difficile – aggiunge -. È stata una gara che ha avuto le sue fasi. È stata una delle poche volte in cui ho urlato nel casco, con Petrucci all’inizio e poi con Miller, ma poi mi sono concentrato ed ho trovato un buon ritmo. Avevo un ottimo set-up, che mi ha permesso di migliorare il ritmo di curva in curva“.
Al momento, nonostante le Ducati non è facile trovare qualcuno che sia in grado di metterlo in difficoltà: “Ad Austin ho capito che gli errori ci possono fermare e che andando più piano avrei potuto fare un podio – prosegue Marquez –. Io però guardo solo a me stesso, al mio ritmo, giro dopo giro. Se in una gara non sarà possibile vincere, sarà per la prossima. Quest’anno ho imparato ad andare forte da solo, una cosa che non riuscivo a fare prima”.
Marc non ha mancato di sottolineare quanto il traguardo raggiunto sia soddisfacente anche per la Honda: “Sono felice e sono orgoglioso di far parte della Honda. È un’azienda molto grande e all’inizio quando arrivi sei solo un numero, ma a poco a poco ti danno amore e ti fanno sentire a casa. Ora mi sento uno di famiglia e ottenere la 300esima vittoria è molto bello” – ha concluso.