La MotoGp ha finalmente un suo calendario 2020 ufficiale. Si partirà il prossimo 19 luglio da Jerez per poi finire il 15 novembre con il Gp a Valencia. Le nuove date e le tappe confermate sono state rese note questa mattina. È tuttavia possibile che entro il 31 luglio vengano aggiunte altre tappe al calendario del Motomondiale.
Il calendario revisionato del Motomondiale
Il Motomondiale ripartirà il 19 luglio e il 13 e il 20 settembre farà tappa anche in Italia, a Misano. Una bella notizia, soprattutto dopo aver appreso ieri che la tappa del Mugello è definitivamente saltata.
Data | Gara |
19 luglio | GP Spagna |
26 luglio | GP Andalusia |
9 agosto | GP Repubblica Ceca |
16 agosto | GP Austria |
23 agosto | GP Stiria |
13 settembre | GP San Marino (Misano) |
20 settembre | GP Emilia Romagna (Misano) |
27 settembre | GP Catalogna |
11 ottobre | GP Francia (Le Mans) |
18 ottobre | GP Aragón |
25 ottobre | GP Teruel |
8 novembre | GP Europa (Valencia) |
15 novembre | Gp Valencia |
Anche se, come è evidente, si tratterà di appuntamenti europei, la FIM si è riservata la possibilità di inserire in calendario altri 4 Gran Premi. Restano ancora da confermare gli appuntamenti di America, Argentina, Thailandia e Malesia. Sul comunicato della FIM è infatti scritto a chiare lettere che la possibilità di organizzare eventi al di fuori dell’Europa sarà valutata e confermata entro il 31 luglio.
Al massimo 17 gare di MotoGp
È 17 il numero massimo di Gran Premi che la MotoGp correrà quest’anno. Il comunicato della FIM in cui viene reso noto il calendario revisionato della stagione 2020 è molto chiaro a proposito. Sulla nota, si legge: “La stagione 2020 non finirà dopo il 13 dicembre e comprenderà un massimo di 17 eventi (incluso il Grand Premio del Qatar)“.
Per ora, i Gran Premi confermati sono 13 e si spera che le date e le tappe individuate non subiscano variazioni dovute all’evolversi della Pandemia da Covid-19. Questa è tuttavia un’eventualità presa in considerazione anche dalla FIM, che infatti ha specificato: “Tutte le date e gli eventi, nonché l’eventuale presenza di spettatori, sono soggetti all’evoluzione della pandemia e all’approvazione dei rispettivi governi e autorità“.
Foto in alto: Shutterstock