Il mondo della Motogp sta vivendo un periodo di crisi e ci sono forti dubbi per quanto riguarda l’inizio della stagione 2020. Lo stesso Carmelo Ezpeleta non si è dimostrato tanto fiducioso a riguardo. Dopo gli ultimi rinvii dei Gp del Mugello e Barcellona infatti, il rischio che questa stagione non avrà inizio si fa purtroppo sempre più concreta. In conseguenza di questa infausta prospettiva, la Gran Prix Commission (composta da i dirigenti di Dorna, FIM, IRTA ed MSMA) ha approvato i nuovi provvedimenti per la stagione 2021. Sono stati infatti pubblicati proprio ieri sul sito di Motogp.com.
Cosa cambia in classe MotoGp
La Gran Prix Commission ha deliberato che le specifiche di motore e aerodinamica resteranno uguali per la stagione 2020 e 2021. Nel particolare per la stagione 2020, tutti i costruttori (anche quelli con concessioni) non potranno apportare aggiornamenti tecnici o procedere a nuove omologazioni.
Tutti i costruttori dovranno iniziare la stagione 2021 utilizzando i mezzi omologati fino a marzo 2020. Per la prima gara potranno scegliere di utilizzare tra un motore o una configurazione aerodinamica, sempre precedentemente omologata nel 2020. Lo svolgimento della restante parte del campionato 2021 verrà svolta seguendo le normali regole di aggiornamento da sempre in vigore.
Cosa cambia in Moto2 e Moto3
Per quanto riguarda la Moto2, gli organizzatori continueranno a fornire ai piloti il motore Triumph 765cc come sempre, ma sono congelati gli assetti aerodinamici omologati nella stagione 2020 e 2019. Non saranno infatti concessi ulteriori aggiornamenti. Stesso discorso vale per quanto riguarda telaio e forcellone: saranno accettati solo quelli precedentemente omologati e saranno mantenuti per tutta la stagione. Ogni team perciò potrà dichiarare fino a un massimo di 2 specifiche di telaio e forcellone.
In Moto3 non sarà consentito nessun tipo di aggiornamento e le specifiche resteranno congelate per la stagione 2021. La GPC ha inoltre definito il numero di motori che ogni pilota potrà utilizzare, nel caso di cambiamenti al calendario.
Sia in Moto2 che in Moto3 da ora è vietato l’utilizzo di dispositivi per cambiare l’altezza della moto e quindi favorire la partenza assistita in gara, in quanto si snaturerebbe l’etica di queste due categorie ideate per essere economiche rispetto alla MotoGp.
Foto in alto: PixaBay