Grinta e determinazione sono caratteristiche che non sono mai mancate a Valentino Rossi e che si sono rivelate fondamentali per tutti i risultati raggiunti in carriera. E anche ora che è reduce da tre gare poco fortunate, è sempre pronto a dare il massimo fino alla fine. Le possibilità di conquistare il titolo si sono ridotte a causa di questi passi falsi, ma la classifica resta corta e Valentino Rossi punta a raccogliere più punti possibili ad Aragon, un circuito che, almeno sulla carta, non sembra del tutto favorevole. A credere in lui è anche papà Graziano che ha spiegato che Rossi non corre tanto per correre, ma per vincere.
Valentino Rossi parla del tracciato di Aragon
La lunga esperienza accumulata in pista consente a Valentino Rossi di capire quali siano i circuiti più adatti a esaltare le caratteristiche sue e della Yamaha, in modo tale da modulare il suo atteggiamento in gara. La voglia di rivalsa, dopo gli ultimi tre Gran Premi in cui non è riuscito a racimolare punti, non manca di certo, anzi sapere di dover correre su un circuito insidioso lo sprona a dare il massimo.
“È sempre stato un tracciato difficile per me – ha ammesso il nove volte iridato riferendosi al circuito di Aragon -, per cui sarà una bella sfida andare forte qui. Ma quest’anno sono abbastanza veloce e ho buone sensazioni sulla moto“. Poi, ha aggiunto: “Lavoreremo ancora molto e cercheremo di capire se possiamo aumentare il nostro livello di prestazioni, anche ad Aragon“. A parlare del fatto che Rossi corre con l’obiettivo di vincere è stato suo padre, Graziano.
Papà Graziano sul figlio Valentino: “Non corre in difesa“
Tra le persone che lo conoscono bene e che hanno seguito Valentino in tutti i momenti cruciali della sua carriera c’è ovviamente papà Graziano. Rossi sr. è convinto che gli anni non pesino, ma che anzi il figlio continui ad avere la stessa grinta e il mordente di un tempo; proprio per questo il suo spirito non è stato minimamente intaccato dagli episodi sfortunati vissuti nelle ultime gare. “Valentino va in pista per raggiungere gli obiettivi di sempre, puntando in alto, al massimo risultato possibile: non corre in difesa, da comprimario – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. Se la moto lo asseconda non mancherà di rendere dura la vita in pista ai suoi avversari e far divertire i suoi fan. A Misano 1 il podio era suo, a Montmelò poteva vincere e ad Aragon può fare il risultato, così come nei successivi round finali“.
Aragon, almeno sulla carta, non sembra essere una pista ideale per le caratteristiche della Yamaha, ma il numero 46 proverà a smentire gli scettici: “C’è, casomai, da gestire meglio prove e qualifiche – ha detto ancora papà Graziano -, non solo per guadagnare la prima o la seconda fila e fare una buona partenza evitando i rischi iniziali degli ingorghi ma per centrare l’assetto, indispensabile se vuoi girare forte dall’inizio alla fine, non rimanendo con la gomma finita o peggio, finire a terra” – ha concluso.
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