A quasi una settimana di distanza è ancora difficile cancellare la paura provata per lo scontro che ha avuto per protagonisti in pista Johann Zarco e Franco Morbidelli. A condannare duramente quell’episodio è stato anche Valentino Rossi, che si è visto passare le moto a distanza davvero ravvicinata. Qualcuno aveva ipotizzato che un episodio di questo tipo avrebbe potuto far cambiare idea al “Dottore” sul proseguimento della sua carriera, ma lui smentisce con decisione.
Valentino rassicura tutti
Valentino Rossi si è reso conto quasi subito di avere corso un grande pericolo quando la moto di Franco Morbidelli gli è passata davanti dopo lo scontro che il collega della Petronas aveva avuto con Johann Zarco. Carlo Pernat, manager che lo conosce bene, aveva addirittura avanzato l’ipotesi che questo potesse spingerlo a cambiare idea sulla prossima stagione.
Il pesarese, infatti, non ha ancora firmato, ma ha un accordo di massima con il team satellite della Yamaha. Lui, però, ci tiene a smentire seccamente questa idea: “È stato un incidente terrificante, spaventoso, siamo stati davvero fortunati a non farci male, ma non mi ha fatto cambiare idea sul mio futuro: l’anno prossimo correrò ancora– ha detto nelle dichiarazioni che aprono il weekend di gara -. Non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di smettere, dopo quanto successo nel weekend scorso”.
Rossi “bacchetta” i commissari
Dopo la conferma dell’appello ai piloti arrivata solo mercoledì, il pilota di Tavullia, forte della sua esperienza, ritiene che questa non sia stata la scelta più giusta. “Bisognerebbe parlare con Zarco appena dopo il GP, non la settimana successiva – ha sottolineato -. Il nostro è uno sport molto pericoloso, in gara tutti sono molto aggressivi ma bisogna pensare di non esagerare, altrimenti diventa un problema, bisogna sempre avere rispetto per gli avversari e non pensare di essere in pista da soli”.
Quello che è accaduto dovrebbe però essere un monito importante per tutti: “Per prima cosa i piloti devono stare più attenti. Questa è un pista in cui si va molto molto forte, il layout resta molto pericoloso. Stanno muovendo le protezioni, nel caso della moto di Zarco questo avrebbe aiutato, ma nel caso di quella di Morbidelli per esempio no, non sarebbe cambiato nulla rispetto a quanto accaduto domenica scorsa” – ha concluso.
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