L’ha rincorsa da sempre e qualche volta, soprattutto quando pioveva, c’era quasi riuscito ad agguantarla. Ma la vittoria, per Danilo Petrucci, doveva arrivare proprio in un giorno di festa. Il due giugno, nel Gran Premio d’Italia su di una moto italiana, a coronamento di una corsa difficile, tesa, imprevedibile, mettendosi dietro i due protagonisti di quest’epoca motociclistica: Marc Marquez e Andrea Dovizioso.
La gioia di Petrucci: “Nel miglior posto del mondo”
“È incredibile, ho vinto nel miglior posto del mondo” ha confessato non appena smontato dalla sua Ducati GP19, “davanti ai miei tifosi, nella mia città, è stata una gara fantastica. Non riesco nemmeno a descrivere le sensazioni che provo in questo momento, non ho ancora capito di aver vinto. Ringrazio la mia famiglia, i miei amici e tutte le persone che lavorano in Ducati. Ringrazio anche Dovizioso per avermi aiutato durante tutto l’inverno. Per me Dovi è come un fratello, metà della vittoria è sua“.
What an emotional victory! ? @petrux9 is your #ItalianGP ?? winner ?#MotoGP pic.twitter.com/bArRgCry1T
— MotoGP™ ?? (@MotoGP) 2 giugno 2019
Il racconto del pilota Ducati
“A un certo punto ho deciso di mettermi davanti e di guidare normalmente” racconta poi a Sky, “se fossero stati più bravi di me mi avrebbero passato. Mi ero detto di attaccare a 7 giri dalla fine, ma erano tanti. All’ultimo giri mi hanno passato, ma hanno lasciato aperto uno spazietto piccolissimo, mi sono infilato malgrado ci fosse Andrea. Ho visto che ha rialzato la moto, mi è dispiaciuto molto, ma oggi volevo vincere a tutti i costi. Sapevo che se all’ultimo giro fossi stato davanti avrei avuto una possibilità“.
Una Vittoria all’ultimo giro
Un ultimo giro vietato ai deboli di cuore: “Mancava ancora l’ultimo rettilineo quando ero primo dopo la Bucine, mi sono detto che per come era sempre andata la mia vita solo a me sarebbe potuto accadere di non vincere imboccando il rettilineo del Mugello in testa. E invece ho iniziato a scalare terza, quarta, quinta, sesta, traguardo! Stavolta l’ho vinta io, ho pensato, ho urlato per due minuti, il giro d’onore più faticoso della mia vita. Il terrazzo del Mugello è incredibile, era il sogno della mia vita vincere qui. È merito anche di Dovizioso se sono qui, mi spiace per i punti che ha perso oggi, ma mi hanno preso per vincere almeno un GP e ora possiamo concentrarci sulla caccia a Marquez“.
Rossi in panne
Crisi nera, invece, per Valentino. Partito 18esimo, Rossi è finito nella ghiaia. Al giro 7 il Dottore è finito lungo cercando si scavalcare Mir ma è scivolato all’Arabbiata 2. Con questo ritiro Rossi dice definitivamente addio ai già complicati sogni di gloria per una disperata rincorsa al decimo titolo iridato: “Siamo il team Yamaha ufficiale e dobbiamo fare qualcosa per migliorare perché naturalmente ci piacerebbe lottare per vincere o almeno per andare sul podio” ha detto. E quanto all’incidente: “Ho provato a sorpassare Mir, ci siamo toccati e siamo usciti sulla ghiaia, poi quando sono arrivato all’Arrabbiata 2 avevo un po’ di problemi con la gomma anteriore quando sono passato sulle buchette mi si è chiusa e sono caduto. A vedere i dati non è stato niente, ma probabilmente sono entrato un po’ più forte. Fortunatamente sono solo scivolato, non mi sono fatto niente“.