Dopo il funambolico GP di Barcellona, la MotoGP era attesa dall’appuntamento olandese di Assen. Tanti i temi da snocciolare alla vigilia delle qualifiche. Una Yamaha alla ricerca del primo sigillo stagionale su una pista sulla carta favorevole alle caratteristiche della M1. D’altra parte, se la Ducati arrivava senza grandi pretese, soprattutto con Andrea Dovizioso che mal digerisce “l’università della moto”; la Honda, nelle mani di Marc Marquez, voleva confermare il suo splendido stato di forma. Da segnalare l’assenza di Jorge Lorenzo, reduce dal brutto infortunio delle prove libere.
Largo ai giovani, svetta il fenomenale Quartararo
Terza pole position stagionale per il rookie fenomeno Fabio Quartararo. Il pilota francese continua ad impressionare tutti e promette battaglia anche in ottica gara. Non è bastato a Maverick Viñales un giro pazzesco per assicurarsi la pole position. Il pilota spagnolo, però, può essere soddisfatto del passo-gara espresso finora, tanto da essere il favorito per la gara. Prima fila anche per un altro protagonista delle ultime gare, Alex Rins. Il giovane spagnolo farà scattare la sua Suzuki dalla terza casella, e come il connazionale della Yamaha, potrà giocarsi la vittoria, in virtù di un feeling con la moto sempre efficace. Per la prima volta in stagione, Marc Marquez manca la prima fila e partirà dalla quarta casella in griglia. Il campione del mondo è apparso in difficoltà per tutto il week-end, e in gara dovrà fare i conti anche con la sua moto oltre che con i velocissimi rivali.
? @FabioQ20 has done it AGAIN!
The Frenchman becomes the youngest rider EVER to claim back-to-back pole positions in #MotoGP! ?#DutchGP ?? pic.twitter.com/iRmPWiZiRx
— MotoGP™? (@MotoGP) June 29, 2019
Delusione per Valentino Rossi, partirà 14esimo
Le premesse erano ben altre; la gara di Assen, che doveva rappresentare la svolta della stagione, si complica maledettamente per Valentino Rossi, fermato dalla Q1 nella quale ha concluso 14esimo. Con il miglior tempo cancellato durante le FP3 per un’eccedenza di pista, il “dottore” è dovuto passare per la Q1, ritrovandosi però nelle mani una Yamaha che neanche nel week-end di gara olandese ha accontentato le esigenze del suo campione. Il dato più preoccupante è che Rossi è l’ultimo delle Yamaha, l’unico che sembra non essere in grado di giocarsi le zone che contano. Anche gli altri italiani non hanno brillato, si salva Petrucci che porta la sua Ducati al settimo posto, decimo Morbidelli, seguito da Dovizioso.
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