Il GP del Mugello ha emanato verdetti negativi per 2 piloti in particolare, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Lo spagnolo sta vivendo una situazione ancor più difficile rispetto all’esperienza in Ducati, attanagliato dalla pressione di non riuscire a realizzare risultati e importanti, ma anche dalla morsa psicologica di Marc Marquez. D’altra parte, il “dottore” è incappato in uno dei week-end di gara peggiori della sua carriera, tanto da metterne in discussione la sua competitività per le posizioni che contano.
Reggiani punta su Rossi: “Con la moto messa a punto resta veloce”
I recenti risultati dovuti all’età e ad una condizione tecnica problematica hanno indotto addetti ai lavori e non, a mettere in discussione Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Secondo Loris Reggiani, però, la loro situazione non è eguale: “Quando la moto funziona bene, Valentino è veloce, penso anche alla Malesia, a fine 2018, se non fosse scivolato avrebbe vinto precedendo Marquez”.
Reggiani riconosce il valore del pilota italiano, ritenendolo uno dei protagonisti anche alla 23esima stagione in carriera: “Valentino resta un pilota unico nel suo genere e credo rischi di meno rispetto ad altri veterani in difficoltà come Jorge Lorenzo”. Secondo Loris Reggiani il pilota spagnolo è in un momento ancor più delicato: “Lorenzo avrebbe la moto giusta per poterne uscire. Ma tra Jorge e Valentino, vedo decisamente peggio lo spagnolo”.
Loris Reggiani sorpreso: “Credevo che avrebbe smesso dopo il 2015”
Loris Reggiani, ex voce storica del motomondiale nonché vice-campione del mondo in 250 nel 1992, si è espresso sul difficile momento che stanno attraversando i due rivali di un tempo. Le parole dell’ex pilota rilasciate al Corriere dello Sport evidenziano la fiducia nel talento del pilota di Tavullia a discapito dell’età: “Vale si diverte quando lotta per il podio ma è troppo frustrante non entrare in Q2 e poi essere costretti a rischiare per prendere pochi punti e finire nella ghiaia come al Mugello”. Reggiani elogia la passione del 9 volte iridato: “Credevo che avrebbe smesso dopo l’epilogo del Mondiale 2015. Invece l’entusiasmo è rimasto, e magari tornerà a essere forte con un altro weekend come quello di Austin“.
