La nuova Yamaha 2020 è veloce come quella attuale. Parola di Valentino Rossi. E se lo dice lui, nove volte campione del mondo con un’esperienza fuori dal comune, ci si potrebbe anche fidare. Siamo di fronte solo a un prototipo e l’ossatura della moto deve ancora venir fuori, certo è che non si può considerare una buona partenza.
Rossi scettico sul nuovo motore
La giornata di test a Brno, successiva al Gran Premio della Repubblica Ceca, era fondamentale per capire se le nuove modifiche in ottica 2020 potessero portare la Yamaha a competere con le Honda: “Quello provato era solo un prototipo, con novità di carenatura, codone, sella e anche una diversa distribuzione dei pesi, ma per ora non vedo tanta differenza rispetto alla moto attuale. Il nuovo motore? Dà qualcosina in più, ma serve di più. Non mi aspettavo qualcosa di particolare, ma non va tanto più forte di quello che abbiamo ora”.
Le parole di Valentino suonano come una vera e propria bocciatura, perché il campione di Tavullia non ci sta a lottare per le posizioni minori e vorrebbe chiudere la corriera con un altro mondiale. Sarebbe il decimo e per fare un paragone calcistico è diventato un po’ come la decima per il Real Madrid.
Nel 2002 Champions vinta contro il Bayer Leverkusen, poi 12 anni di calvario e la Champions League vinta contro l’Atletico Madrid. A Valentino sta accadendo un po’ la stessa cosa. L’ultimo mondiale vinto risale al 2009, poi 3 successi di Lorenzo, 1 di Stoner e il dominio di Marquez, che si appresta a vincere il sesto mondiale.
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Marquez carico, Dovizioso prudente
I test a Brno non hanno riguardato solo la Yamaha ma anche la Honda e la Ducati. Marquez ha lavorato sul telaio e sull’aerodinamica: “Per la moto di quest’anno abbiamo testato una nuova carena che ha dato esito positivo e che potremmo anche decidere di portare in Austria, ma dobbiamo essere sicuri perché è possibile una sola omologazione in stagione“. Dovizioso invece ha dichiarato che la sua Ducati sta lavorando molto sulle carenature e sul forcellone. Purtroppo non è ancora il momento giusto per lanciarsi in dichiarazioni positive: “Complessivamente la Ducati sta lavorando duro, ma per portare un nuovo telaio serve tempo e ora i tempi sono stretti. Forse arriverà qualcosa durante la stagione, ma non è facile”.