Mugello amarissimo per Valentino Rossi. Il pilota pesarese è caduto al settimo giro e ha (forse) messo la parola fine sulla possibilità di portare a casa il decimo mondiale. Le possibilità erano pochissime e ora, dopo questa gara iniziata male (18° in griglia) e finita peggio, sono vicino alle zero.
Rossi, un Mugello da dimenticare
Diciottesimo nelle qualifiche, per terra al settimo giro. Peggio di così non poteva andare per Valentino Rossi, che deve assistere anche al trionfo di Petrucci (che lo sorpassa in classifica) e all’ennesimo podio di Marquez: i punti di distacco fra lo spagnolo e Valentino sono saliti a 43.
Rossi non fa nulla per nascondere la delusione: “Siamo il team Yamaha ufficiale e dobbiamo fare qualcosa per migliorare perché naturalmente ci piacerebbe lottare per vincere o almeno per andare sul podio”. Le parole Valentino non lasciano adito a dubbi. La Yamaha non è ancora ai livello di Honda e Ducati e ha bisogno di migliorare, sia in qualifica sia in gara.
Una caduta che fa male
Rossi non è uno a cui non piace combattere e la sua storia dimostra che se c’è da alzare l’asticella, lui si fa sempre trovare pronto. Anche al Mugello ha provato a colmare il gap con i suoi avversari utilizzando il suo talento, ma non è andata come sperava.
“Ho provato a sorpassare Mir, ci siamo toccati e siamo usciti sulla ghiaia, poi quando sono arrivato all’Arrabbiata 2 avevo un po’ di problemi con la gomma anteriore”. Il contatto con Mir ha condizionato il prosieguo della gara. Valentino ha cercato comunque di spingere, ma è entrato troppo forte in una curva ed è scivolato.
Il decimo successo si allontana, il morale è a terra e gli avversari corrono. Tutto fa supporre che per la Yamaha sarà durissima, ma la classe e la professionalità di Valentino non si possono mettere in discussione. Ora testa bassa e pedalare. Anzi, sgasare…