Ieri, si sono conclusi i 2 giorni di test a Valencia per i piloti MotoGp che, a conclusione, ne hanno commentato l’esito. Se da un lato la Yamaha si è rivelata come la scuderia dominante in questa fase fondamentale per capire come si configurerà il mondiale del 2020, dall’altro non ha primeggiato Valentino Rossi che ha chiuso i test nono. Tra i fratelli Marquez 13 posizioni: Marc ha concluso settimo, Alex 20esimo. La Ducati invece si è mostrata un po’ in difficoltà con Miller e Dovizioso rispettivamente che hanno chiuso con il decimo e l’11esimo tempo. Paura invece per Andrea Iannone dopo che la sua Aprilia ha presto fuoco sulla pit-lane.
La Yamaha domina nei test di Valencia
La Yamaha si prende 3 dei primi 5 tempi: Viñales, Quartararo, Morbidelli, Crutchlow e Mir. Maverick Viñales ha così commentato l’esito dei test di Valencia e le prestazioni della sua Yamaha: “Ci manca ancora potenza. In compenso, il telaio lavora molto bene, sono abbastanza contento. Ho fatto due long run, il passo è stato molto buono“. Dalla Petronas invece Quartararo si esprime così: “Spero di provare la nuova moto a Jerez, ma non so ancora quando la proverò. È abbastanza chiaro che ci manca la velocità di punta, ma la moto di Maverick sta andando più veloce e quindi stiamo andando sulla strada giusta“.
Nonostante il nono tempo, come riferisce Sky Sport, Valentino Rossi ha affermato con soddisfazione: “Ho chiuso nono perché non sono andato benissimo nel time attack, ma abbiamo lavorato bene. La cosa più importante era provare la moto nuova, ma ci serviva anche migliorare il setting, non avevamo trovato quello giusto per me a fine stagione. Ieri eravamo migliorati, oggi ancora di più“.
Il punto della situazione
Forse erano veramente troppo alte le aspettative su Alex Marquez, vincitore del mondiale in Moto2, appena approdato in casa Honda. Il debutto nella classe regina l’ha visto finire 20esimo, mentre Marc, suo fratello, ha concluso con il settimo tempo. Come si legge su Motorsport.com, al termine, il campione ha commentato i test dicendo che raggiungere un buon tempo non è l’aspetto centrale per la Honda in questa fase: “Mi sono concentrato subito sul prototipo 2020 perché secondo me ha potenziale. Sono abbastanza a posto. A fine giornata ho anche fatto un ottimo passo. Sul time attack la Yamaha è molto forte, ma per noi quello non è molto importante“.
Sul debutto di Alex, Marc non ha potuto fare a meno di notare che il fratello “ha difficoltà dove di solito i piloti faticano con la Honda, ovvero nell’ultima parte della staccata. È il punto dove cadiamo tanto. È capitato a me, a Crutchlow. Ma direi che sono contento di come va“. Anche Dovizioso si è dimostrato positivo ai microfoni di Sky: “Servirà provare su un’altra pista, e Jerez sarà molto interessante, sicuramente ci darà dei feedback in più rispetto a Valencia, che non è la pista migliore per fare certi tipi di valutazioni per alcuni materiali. Oggi non è stata una giornata particolare, abbiamo provato alcuni pezzi che dovevamo deliberare“. Petrucci è stato costretto invece a fermarsi dopo pochi giri a causa di un problema alla spalla sinistra.
Paura per Andrea Iannone che ha visto la sua Aprilia andare in fiamme sul pit-lane. Il pilota ha detto: “Non siamo abituati a giri motore come oggi, abbiamo provato una situazione estrema, mi sono spaventato ma è normale arrabbiarsi in quei momenti“.