Tre Gran Premi, tre ritiri. Era da tanto tempo che Valentino Rossi non affrontava un momento sportivo così difficile: probabilmente neppure in Ducati ha dovuto affrontare un muro emotivo così spossante. Perchè stavolta le responsabilità del fallimento non sono da imputare esclusivamente alla moto e alla scuderia, considerando il trionfo di Maverick Vinales.
Record negativo
Da quanto calca le scene del Motomondiale il Dottore non ha mai collezionato tre “zeri” consecutivi se non sul finire della stagione 2011, al termine della prima disastrosa annata con Borgo Panigale. Dopo la sciagurata debacle del Mugello, infatti, Rossi è finito nella ghiaia sia nel GP di Catalunya che nel recente appuntamento di Assen, che ha sigillato nel peggior dei modi un weekend già iniziato malissimo.
Rossi scalda i motori
E mentre c’è già chi preannuncia per lui un casco al chiodo o l’esclusione dalle posizioni che contano, Valentino esce allo scoperto per suonare la carica di un immediato riscatto. Con l’ottimismo che l’ha sempre contraddistinto Vale ha raccolto dei punti positivi dall’ultimo round stagionale, una serie di analisi che lo conducono a pensare bene del futuro più vicino.
Sachsenring: a caccia di riscatto nella tana di Marquez
“Per noi questo non è un momento positivo” ha precisato alla vigilia del trasferimento del Sachsenring, “finire così la gara di Assen è stato davvero un peccato, perché mi sentivo molto bene dopo il warm-up. Ero veloce, ma alla fine ho concluso la gara con un altro ‘zero’.” Quindi ha aggiunto: “La cosa positiva è che ora arriviamo dritti al Sachsenring e possiamo immediatamente lavorare in un altro weekend di gara. Sarà molto importante capire se i cambiamenti fatti per la gara di domenica scorsa saranno positivi anche in questo circuito. Cercheremo di essere competitivi sin dall’inizio del primo turno di prove libere di venerdì”. Insomma, stando alle parole del fenomeno di Tavullia non ci resta che esser fiduciosi!