La recente ufficialità del rinvio della gara in Finlandia ha spostato la deadline per l’inizio della stagione 2020 al GP d’Austria di metà luglio. La Dorna farà di tutto per non andare oltre quest’ultima data, per poter consentire un campionato del mondo degno di questo nome. L’incerta situazione rischia di gravare particolarmente sulle vicissitudini contrattuali di Valentino Rossi, chiamato a decidere del suo futuro da qui a breve e forse senza poter correre il numero di gare che si era prefissato per valutare la sua competitività.
Rossi non vorrebbe lasciare in questo modo: “Non è il modo migliore per fermarsi”
In un’intervista rilasciata ai canali social della Yamaha, Valentino Rossi ha toccati vari temi, dalla sua decisione sul futuro di carriera, alla possibilità di iniziare il campionato ad agosto. Ovviamente però, la concentrazione si è focalizzata sulla decisione di ritirarsi o meno, decisione che il “dottore” avrebbe preso dopo le prime gare: “La mia prima opzione è quella di provare a continuare perché ho abbastanza motivazione e voglio farlo. Ma è molto importante capire il livello di competitività, perché soprattutto nella seconda parte dell’anno scorso abbiamo sofferto moltissimo e troppe volte sono stato troppo lento e non posso lottare per le prime cinque posizioni“. Il 9 volte iridato vuole continuare, le motivazioni e la voglia di vincere non mancano.
Il pilota di Tavullia delinea così i criteri per l’importante decisione: “Ho bisogno di cinque, sei gare per capire se con il nuovo capo meccanico e alcune modifiche nel team posso essere più forte. Il problema è che con il virus non abbiamo gare. Quindi penso che dovrò decidere prima di correre perché nella situazione più ottimistica possiamo correre nella seconda metà della stagione. Quindi, verso agosto o settembre, sperando che tutto vada bene. Quindi devo prendere la mia decisione prima. Ma comunque, voglio continuare, devo prendere questa decisione senza fare gare. Fermarsi in questo modo non è la cosa migliore quindi spero di continuare nel 2021″.
Il dottore è pronto a ripartire: “Meglio correre a porte chiuse che non correre proprio”
Interpellato sulle modalità di ripresa del campionato, Rossi è sembrato avere le idee chiare: “Per me, il modo migliore è iniziare in agosto o settembre e provare a fare 10 o 12 gare nei migliori circuiti del mondo, quindi dove hanno le migliori condizioni. Non mi piacciono le doppie gare nello stesso fine settimana come in Superbike. Per me è meglio fare forse otto settimane, o 10 o 12 gare nelle migliori piste. Anche se a porte chiuse, questo sarà un peccato per tutti, perché corriamo per i fan, ma è meglio correre a porte chiuse che non correre per niente“. I vari interessi in gioco spingono per iniziare il campionato, anche se in ritardo e con la possibilità di slittare la chiusura anche a ridosso delle festività natalizie se necessario.
Credits foto in alto: Pagina Facebook Valentino Rossi VR46 official