Addio Raikkonnen, la rivelazione di Arrivabene: “Mia la decisione”

Addio Raikkonnen, la rivelazione di Arrivabene: “Mia la decisione”

La Ferrari si appresta a salutare Kimi Raikkonen, proprio l’ultimo ad avere portato il titolo a Maranello ormai nel 2007. La scuderia ha infatti deciso di non rinnovare il contratto in scadenza al finlandese, che farà ritorno all’Alfa Romeo-Sauber, il team dove ha iniziato la sua carriera in Formula Uno. Finora, però, molti pensavano che il padre della scelta fosse innanzitutto Sergio Marchionne, che non ha mai nascosto il suo apprezzamento per Charles Leclerc. In realtà tutto nasce dal team principal Maurizio Arrivabene.

Il peso di una scelta

Non è mai facile prendersi la responsabilità per una scelta che finisce per scatenare non poche critiche, ma c’è chi non ha grandi timori nel farlo. È quello che ha fatto Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, che ha ammesso di essere stato il primo fautore della decisione di non rinnovare il contratto a Kimi Raikkonnen.

Kimi Raikkonnen festeggia la vittoria ad Austin (Foto: La Stampa)

La mossa, soprattutto dopo la vittoria ottenuta da “Iceman” domenica ad Austin, non convince tutti. C’è chi ritiene infatti come possa essere importante non solo poter contare su un pilota con la sua esperienza, ma allo stesso prematuro puntare su un giovanissimo come Charles Leclerc. “È stata una mia decisione” – ha detto il dirigente ai microfoni di Sky Sport -.

L’appoggio della scuderia

Pur ritenendosi il “padre” del mancato rinnovo a Raikkonen, anche i piani alti della scuderiatra cui il sostituto di Marchionne, Louis Camilleri, e il numero uno di FCA, John Elkann, hanno appoggiato la scelta.

“Hanno capito la logica dietro la decisione, ma sono stato io a farlo” – ha detto ancora Arrivabene -.

Maurizio Arrivabene e Kimi Raikkonnen (Foto: Andre/Sutton Images)

Il legame che intercorre tra il finlandese e il team italiano è comunque lungo e va al di là del rapporto professionale. Proprio per questo è stato tutt’altro che semplice comunicargli quanto era stato deciso: “Per me, Kimi è anche un amico, quindi potete immaginare quanto sia stato straziante dirglielo: i piloti sono umani quanto me, ma in situazioni del genere sono trattati come professionisti” – ha concluso Arrivabene.

 

Foto immagine in evidenza: LAT Images