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Alonso, l’ultimo samurai della Formula Uno: 17 anni tra alti, bassi, eccessi e speranze

Quella volta che finì quasi per fondare una super squadra di ciclismo

Alonso è un amante del ciclismo. Non è raro vederlo scorazzare a bordo di una fiammante specialissima o per i boschi con la mountain bike. La notizia era nell’aria da molto tempo, poi pareva vicina a concretizzarsi: una serie di circostanze aveva liberato un posto nella massima lega di ciclismo professionistico su strada ed Alonso era pronto a rilevare una realtà spagnola in difficoltà per occuparlo.

Intavolò delle trattative con Paolo Bettini, due volte campione del mondo e campione olimpico di specialità ad Atene 2004, uno dei ciclisti più famosi del secolo. Bettini era all’epoca CT della nazionale azzurra e rinunciò al suo posto per diventare direttore tecnico di una società che, purtroppo, non arrivò mai a compimento: come poi rivelato in seguito, a far sfumare l’accordo furono le tensioni tra Fernando e la Ferrari, che gli tolsero tempo, iniziativa e la capacità di cogliere il momento giusto.