Il mondo del motociclismo è ancora sconvolto dalla tragica scomparsa di Angel Nieto, il 13 volte campione del mondo morto giovedì dopo essere stato coinvolto in un incidente in quad a Ibiza. Proprio per questo nella giornata di ieri a Brno, in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca, tutti i piloti e gli addetti ai lavori gli hanno reso omaggio. Intanto, è stata presa un’importante decisione per onorare la sua memoria: il circuito di Jerez de la Frontera, in Spagna, porterà il suo nome.
Un omaggio più che doveroso
Angel Nieto occupa un posto importantissimo nella storia del motociclismo grazie ai tredici titoli mondiali conquistati. Proprio per questo la sua scomparsa, avvenuta solo pochi giorni fa in seguito alle lesioni riportate nell‘incidente in cui è rimasto coinvolto a Ibiza, ha gettato nello sconforto familiari, addetti ai lavori e semplici appassionati. Al suo ultimo saluto, che si è svolto sabato proprio sull’isola, erano presenti in tanti e la commozione è stata inevitabile. Le sue ceneri sono poi state sparse nel mare subito dopo la cerimonia.
Per cercare di rendergli omaggio nel migliore dei modi è stato compiuto un gesto particolarmente rilevante: intitolare a suo nome il circuito di Jerez de la Frontera, sede del Motomondiale in Spagna. La decisione è stata fortemente voluta dal sindaco della città iberica, Mamen Sánchez Díaz. Il via libera definitivo potrà arrivare solo dai familiari, ma non sembra esserci alcun problema all’orizzonte.
Il dolore degli addetti ai lavori
Uno dei più toccati dalla scomparsa di Nieto è stato certamente Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, che ha voluto ricordarlo non solo per i tanti successi ottenuti in carriera, ma anche per la sua voglia di mettersi sempre a disposizione per quello che ha sempre considerato il suo mondo: “L’eredità lasciata da Angel è molto più grande dei suoi risultati. Ha vinto 12 titoli + 1 ed è il secondo pilota più vincente nella storia, dopo Giacomo Agostini. Sarà sempre ricordato per la sua carriera, ma anche per la sua personalità e per la sua energia – ha detto il dirigente –. Per Dorna la presenza di Nieto è stata molto importante. Prima di lui il motociclismo in Spagna non era nulla“.
Non poteva mancare anche un ricordo di Valentino Rossi, a cui lo spagnolo era particolarmente legato: “È una giornata molto triste per il nostro sport – aveva scritto su Instagram il giorno della sua scomparsa –. Angel Nieto è uno dei piloti più importanti della storia del motociclismo. Non solo per i 13 (12+1) mondiali vinti,ma anche per il suo carattere,la sua passione e la sua energia fuori dalla pista. Aveva 70 anni, ma il cuore di un ragazzino. Ciao Angel, grazie di tutto”.