Nessuna anomalia per la FIA riguardo la “falsa” partenza del vincitore del Gran Premio d’Austria, Valtteri Bottas. La sensazione, trascorsi pochi millesimi di secondo dal via, era che Bottas avesse anticipato lo spegnimento dei semafori rossi, anche se quasi impercettibilmente. La stessa che devono aver avuto Ricciardo e Vettel che hanno denunciato un ipotetico jump start sin da subito.
Le spiegazioni della FIA
La FIA però è granitica: la partenza del timido finlandese è regolare. Lo provano i sensori che controllano la posizione e i movimenti di ogni vettura sulla linea dello start. “Il sistema che controlla le partenze anticipate – ha spiegato un portavoce della Federazione – valuta se una vettura si sposta di una distanza prefissata, molto piccola, nel periodo tra l’accensione dell’ultima luce rossa e lo spegnimento dei cinque semafori. In passato, abbiamo scoperto che bisogna permettere un movimento molto piccolo alle monoposto, poiché i piloti devono talvolta fare delle regolazioni della frizione in preparazione alla partenza. Questo sistema, che dipende dal cronometraggio ufficiale fornito dalla Formula 1, è in funzione da circa 20 anni e si è dimostrato estremamente affidabile in questo lasso di tempo. Nel caso di oggi, Bottas non ha superato questo limite molto piccolo prima che venisse dato il via. Semplicemente, ha fatto una valutazione estremamente accurata e fortuita, anticipando il momento in cui le luci si sarebbero spente con precisione. Qualsiasi movimento effettuato prima del via è rientrato nelle tolleranze consentite“.
Una possibile polemica messa a tacere dai sensori dell’elettronica. Erano trascorsi infatti 201 millesimi di secondo dallo spegnimento dei semafori, un tempo effimero che ha permesso però al pilota Mercedes di bruciare gli avversari da subito. Un bel colpo per Bottas che si piazza in terza posizione nella classifica piloti, a far sentire il fiato sul collo al compagno di squadra Hamilton e il ferrarista Vettel.