Marc Marquez è certamente uno dei piloti maggiormente temuti in MotoGp, ma il suo stile di guida, spesso troppo al limite, finisce per essere a volte messo in discussione. Non è un caso che nel 2017 sia stato uno dei centauri a registrare il maggior numero di cadute: ben 27, fortunatamente solo due quando contava davvero. Lo spagnolo è però spesso in grado di limitare i danni, come ha fatto nell’ultima gara a Barcellona dove, dopo essere finito a terra due volte, è comunque riuscito a portare a casa un discreto quarto posto. Cal Crutchow ha provato però sottolineare come il modo di agire del campione del mondo finisca, involontariamente, per mettere in ombra i colleghi della Honda.
La Honda è la più forte?
Poter contare su una moto affidabile è certamente fondamentale per riuscire a ottenere risultati positivi. Altrettanto importante è però il ruolo svolto dal pilota, che deve saper riuscire a reagire con prontezza alle difficoltà che si presentano durante la gara e nell’arco dell’annata. Ne sa qualcosa Marc Marquez, attuale leader della classifica di MotoGp e campione in carica, il cui rendimento spesso stride con i colleghi di scuderia.
Lo spagnolo nelle prime sette gare stagionali ha ottenuto tre vittorie e due secondi posti, prestazioni ben diverse da chi lavora fianco a fianco con lui. A sottolinearlo è Cal Crutchlow, uno a cui l’esperienza in pista non manca di certo: “La cosa peggiore è che dobbiamo fare i conti con i salvataggi che Marc riesce a fare ad ogni GP. Ci fa sembrare degli idioti. Pensate a quante volte stava per cadere a Le Mans e confrontatelo con tutte le cadute degli altri” – ha sottolineato il britannico.
A incidere in modo decisivo è proprio il modo di guidare dell’iberico. Questo non deve però condizionare sui giudizi dati sull’affidabilità della Honda.
Cambiare stile di guida? Troppo tardi
Pensare di prendere esempio da Marquez per migliorare i propri risultati sembra però troppo tardi. Crutchlow ha ormai quasi 33 anni e vanta una lunga esperienza in MotoGp, cambiare l’approccio è quindi quasi impossibile. “Cercare di imparare qualcosa da lui, dopo che è 15 anni che guidi a modo tuo, è difficile da fare. Il tuo stile naturale è quello” – ha sottolineato Cal.
Emblematica è la situazione di Valentino Rossi, il pilota con la maggiore esperienza nel Motomondiale: “Se guardiamo Valentino Rossi, più o meno guida come quando correva nella 500, anche se ovviamente si è adattato un po’ a queste moto” – ha concluso.
Foto immagine in evidenza: Motorsport.com