Il mondo del motorsport si prepara ad aprire le danze della stagione con un evento che cattura l’immaginazione di appassionati e spettatori da decenni: la Rally Dakar. Questa competizione epica, nota per la sua natura avventurosa e impegnativa, è pronta a celebrare la sua 46esima edizione, portando piloti e team attraverso paesaggi mozzafiato, deserti infiniti e sfide che mettono alla prova le abilità e la resistenza di chiunque si avventuri in questa avventura motorizzata.
La 46esima edizione della “Dakar”
La 46ª edizione della Dakar (anche chiamata Rally Dakar e nata come Parigi-Dakar nel 1979) si conferma come l’evento inaugurale dell’anno automobilistico, promettendo emozioni, racconti e colpi di scena. Con oltre 1.000 partecipanti iscritti, la Rally Dakar 2024 mantiene il suo status di uno degli eventi più straordinari e affascinanti nel mondo dei motori. Nonostante i cambiamenti di location e l’enorme sviluppo tecnologico, l’elemento imprevisto resta sempre in agguato, rendendo la conquista del traguardo tutt’altro che scontata per tutti i partecipanti.
Come già accaduto nel 2023, anche quest’anno sarà l’Arabia Saudita a fare da scenario alle 12 tappe del Rally Raid, riconosciuto come uno dei più pericolosi, impegnativi e iconici al mondo. La partenza avverrà dalla città di AlUla, con arrivo a Yanbu, lungo un percorso di quasi 7.900 km, di cui 4.727 km cronometrati. In questo scenario si sfideranno veicoli come auto, moto, camion e quad, che attraverseranno vasti deserti, affronteranno dune implacabili e attraverseranno paesaggi incantevoli. Gli sfidanti spingeranno i propri mezzi al limite, vigilando costantemente, poiché alla Dakar nulla può essere dato per scontato e ogni imprevisto potrebbe compromettere il risultato o la permanenza in gara.
Calendario, percorso e tappe
Come abbiamo già accennato l’avventura della Dakar avrà inizio in Arabia Saudita per il quinto anno consecutivo con un percorso completamente rinnovato e che vedrà il proprio inizio sulle rive del Mar Rosso. Mentre dodici mesi fa le ostilità si aprivano con un prologo nella giornata di San Silvestro, questa volta lo start è previsto il giorno prima dell’Epifania, il 5 gennaio, con un prologo da AlUla ad AlUla lungo 158 km, di cui 28 km di tratto speciale. Questo prologo sarà l’antipasto di un percorso complessivo che si estenderà su 7.891 km.
I concorrenti, come sempre numerosissimi, si immergeranno nel cuore dell’Arabia Saudita, sfidando le maestose e insidiose dune del deserto dell’Empty Quarter, teatro di accesi scontri e dell’innovativa Superstage cronometrata di 48 ore. Questa nuova aggiunta obbligherà i partecipanti a fare una pausa per rifocillarsi e riposare in uno dei otto bivacchi presenti lungo il percorso senza poter ricevere tuttavia assistenza tecnica durante la notte. In totale, saranno dodici le tappe, compreso il prologo, con un unico giorno di riposo programmato per il 13 gennaio a Riyad.
Ricapitoliamo quindi le date di ogni singola tappa:
5 gennaio 2024 (Speciale 29 KM)
6 gennaio 2024 (Speciale 405 KM)
7 gennaio 2024 (Speciale 470 KM)
8 gennaio 2024 (Speciale 440 KM)
9 gennaio 2024 (299 KM Speciale)
10 gennaio 2024 (Speciale 118 KM)
11-12 gennaio 2024 (Speciale 584 KM)
13 gennaio 2024 Giornata di Riposo a Riyadh
14 gennaio 2024 (Speciale 483 KM)
15 gennaio 2024 (Speciale 458 KM)
16 gennaio 2024 (Speciale 417 KM)
17 gennaio 2024 (Speciale 371 KM)
18 gennaio 2024 (Speciale 480 KM)
19 gennaio 2024 (Speciale 175 KM)
Le categorie della Rally Dakar
Sono sei le categorie che si cimenteranno nella Dakar. Per cinque di esse l’itinerario descritto in precedenza rimarrà invariato.
In totale si vedranno alla partenza di uno dei territori più ostili in assoluto ben 137 moto, 153 auto, 46 camion, 10 quad, 80 veicoli classici e 10 veicoli appartenenti alla categoria innovativa Dakar Future. Quest’ultima categoria in particolare sta assumendo un significato estremamente importante, distinguendosi per essere un campo di sperimentazione dedicato a soluzioni di alimentazione e propulsione alternative, puntando a una Dakar alimentata al 100% da energie pulite e alternative a partire dal 2030.
Come funziona la corsa
La competizione si svolge con partenze scaglionate ad intervalli regolari, dove ogni veicolo affronta la sfida individuale della tappa. Il pilota o il team che registra il tempo più veloce sarà dichiarato vincitore della tappa. È interessante notare che il vincitore di ciascuna tappa riceverà un bonus in secondi in riconoscimento all’abilità dimostrata. Tuttavia questo vantaggio il giorno successivo si tramuterà nel dover affrontare la sfida come primo partente: in questo modo il vincitore gareggerà senza avere solchi o orme di altri partecipanti da seguire, cosa che può rivelarsi un notevole svantaggio in questo sport ad alta intensità.
La tattica e la strategia diventano quindi elementi cruciali, poiché i piloti devono bilanciare la ricerca della vittoria di tappa con la consapevolezza che essere i primi a partire il giorno successivo potrebbe comportare sfide aggiuntive. Ogni minuto guadagnato è prezioso, ma la gestione attenta delle risorse e la navigazione in terreni impegnativi sono altrettanto essenziali per mantenere la competitività.
Al termine delle tappe, i tempi si accumuleranno e il vincitore assoluto del Rally sarà colui che avrà totalizzato il tempo complessivo più basso. La precisione e la resistenza diventano quindi aspetti fondamentali in questa straordinaria prova di resistenza e abilità, dove la consistenza nel performance quotidiana è altrettanto cruciale quanto l’abilità di navigare attraverso le diverse sfide proposte dai vari paesaggi attraversati.
La Dakar su due ruote
Nella categoria a due ruote, il campione argentino Kevin Benavides cercherà di difendere il titolo conquistato nel 2023. Benavides, già due volte vincitore della competizione, si troverà a competere contro un altro due volte campione, Toby Price, determinato a inserire il proprio nome nell’albo d’oro per la terza volta. Entrambi i contendenti australiani, Toby Price e il suo rivale, affronteranno la sfida con motociclette KTM, uno dei costruttori più rappresentati nell’elenco delle moto partecipanti, insieme alla Husqvarna guidata da Luciano Benavides, fratello del campione in carica.
Tra i vari marchi iscritti, spiccano le presenze delle giapponesi Honda e Yamaha, insieme ad altri come GasGas, Kove, Hero e Sherco. Gli italiani saranno rappresentati dalla Fantic, con i piloti Tommaso Montanari e Jeremy Miroir che si cimenteranno nelle dune dell’Arabia Saudita. Nel deserto, si uniranno anche piloti azzurri come Francesco Catanese (Honda), Tiziano Interno (GasGas), Gioele Meoni, Fabio Lottero e Iader Giraldi, questi ultimi tutti alla guida della KTM.
Tra gli altri principali contendenti al titolo spiccano i nomi di Sam Sunderland, Ricky Brabec e Matthias Walkner, tutti vincitori delle competizioni passate.
I pronostici della Dakar Auto
Nonostante la Dakar per le moto sia una delle gare più imprevedibili, e quindi affascinanti, di sempre, ad attirare particolare attenzione sulla Dakar Auto ci hanno pensato i numerosi cambi di casacca e i grandi nomi che si contenderanno il titolo.
Tra i grandi favoriti di questa 46esima edizione spiccano i nomi di Seth Quintero, alla sua prima edizione, Giniel De Villiers e Luca Moraes, grande sorpresa della Dakar 2023, per il team campione in carica Toyota, anche se orfano del campione in carica Nasser Al-Attiyah. Proprio il campione in carica, alla guida della scuderia Prodrive e affiancato da Sebastien Loeb alla guida della Hunter T1+ potrebbe imporsi in questa edizione. La scuderia oltre a vantare due piloti di esperienza potrà contare anche sullo sviluppo effettuato sulla vettura che nel 2024 ha raggiunto livelli eccezionali.
Un interesse speciale è incentrato sulle Audi RS Q e-Tron E2, guidate da Stéphane Peterhansel, vincitore del Rally Dakar per ben 14 volte, Carlos Sainz, tre volte vincitore della Dakar e due volte campione del mondo Rally, oltre che padre del pilota Ferrari, e il campione versatile e veloce del DTM, Mattias Ekström. La scuderia Audi affronta la sfida con una versione evoluta del veicolo: la RS Q e-Tron è più leggera e aerodinamica rispetto alla vettura che ha avuto più di qualche difficoltà nella scorsa edizione. Tutti gli occhi sono puntati su questo trio di piloti esperti, mentre la nota casa automobilistica si impegna già fortemente nella prospettiva dell’ingresso in Formula 1.
Assolutamente da non dimenticare poi c’è l’ingresso alla Dakar del team Ford capitanato dal campione 2014 Nani Roma, che potrebbe completamente ribaltare i pronostici almeno dei primi dieci piazzamenti. A rappresentare l’Italia ci penseranno Eugenio Amos e Paolo Ceci, rispettivamente pilota e navigatore del team Overdrive a bordo della Toyota Hilux.
La Dakar rappresenta una delle sfide più iconiche e affascinanti del mondo del motorsport. La sua combinazione di avventura, resistenza e spirito competitivo la rende un punto di riferimento nel calendario delle gare e segna di fatto l’apertura della stagione. La 46esima edizione promette di essere un’esperienza epica, con piloti e team pronti a sfidare i loro limiti attraverso paesaggi mozzafiato e terreni estremamente impegnativi.
Per sapere come andrà a finire non ci rimane che seguire gli sviluppi di una delle corse più epiche e folli di sempre!