La Ducati ride e piange, vince e perde allo stesso momento. Nonostante da Le Mans il team ufficiale ne esca con le ossa rotte, collezionando il secondo ritiro consecutivo per il pupillo forlivese vice campione mondiale, il costruttore di Borgo Panigale ha piazzato uno stupefacente Danilo Petrucci del privato Pramac al secondo posto. Petrux ha ribaltato un weekend inizialmente disastroso, passando dalla 13esima posizione fatta segnare il venerdì alla terza casella in griglia — grazie ad una modifica dell’anteriore, ribassato di 3mm —, prestazione poi concretizzata ed esaltata da una condotta di gara magistrale. Nonostante un brutto start il ternano si è imposto con un grande ritorno, mantenendo i ritmi di un indiavolato Marquez fino al termine della gara e concludendo secondo.
Un palmares anomalo
Con soli 27 anni nel taschino e ben sette stagioni in top class, Danilo sembra ormai maturo per inforcare la rossa di punta. In questa stagione 2018 ha raccolto, oltre il podio francese, un quinto posto a Doha e una quarta posizione a Jerez: i pianeti, insomma, si stanno allineando per il grande passo in avanti di un pilota talentuoso quanto carismatico, un professionista puro che è cresciuto in silenzio a suon di piazzamenti e prestigiose giocate sotto i temporali. L’occasione si fa ghiotta perchè il contratto di Jorge Lorenzo è in scadenza e la Ducati ha dimostrato di non essere interessata ad un suo rinnovo.
Dall’Igna: “Merita la Ducati ufficiale“
Un rinnovo che invece non è tardato per quanto riguarda Andrea Dovizioso, firmatario di un biennale d’oro, il minimo dopo la magica annata del 2017. “Se Petrucci continua così, merita una Ducati ufficiale“, le parole del direttore generale Ducati Gigi Dall’Igna, visibilmente soddisfatto del lavoro dell’abruzzese. A riferire su Petrucci ci ha pensato anche l’altro boss del muretto, il diretto tecnico Paolo Ciabatti, il quale ha pubblicamente elogiato il lavoro del numero 9: “È stata una grande gara per Danilo. Parleremo del suo futuro nei prossimi giorni, con l’obiettivo di prendere una decisione dopo il Mugello. La sua prestazione ha sicuramente aiutato, ha fatto un passo importante nella giusta direzione. Abbiamo un’opzione con lui e Miller che scade alla fine di giugno. Vedremo perché c’è anche Lorenzo nel mix, ma a Le Mans Petrucci meritava la Ducati“.
Parola al Petrux
Ma il diretto interessato, tenendo fede al suo stile caustico e alla sua personalità decisamente informale, si è in prima persona espresso sulla vicenda. “Ducati mi conosce molto bene e spero che mi valutino sulla base dei quattro anni passati insieme” ha ribadito Petrucci “non per le ultime quattro gare. Ho un’opzione a loro favore che scadrà a fine giugno, aspetterò la loro decisione e poi, nel caso, mi guarderà intorno”. Poi conclude così, senza troppi giri di parole: “Sapete il motivo per cui ci sono più probabilità in questo momento che io o Miller passiamo nella squadra ufficiale? Perché costiamo di meno“.