Valentino Rossi si era presentato ad Austin con grandi aspettative e con l’obiettivo di ripetere almeno il podio ottenuto un anno fa. Il pesarese si è invece dovuto accontentare del quarto posto, risultato che non può che generargli una sensazione di forte delusione. In tutto l’arco della gara, infatti, il nove volte campione del mondo non è praticamente mai riuscito a insidiare chi si trovava davanti a lui. La preoccupazione cresce però in vista delle prossime gare: la Honda, che partiva già da favorita per il titolo, sta dimostrando di poter essere competitiva in ogni condizione.
Una gara in sofferenza
La pista di Austin può essere certamente definita il regno di Marc Marquez. Anche quest’anno, nonostante la penalità ottenuta dopo le qualifiche, lo spagnolo è riuscito a vincere grazie a una grande rimonta dove ha spinto al massimo e ha dato un’ulteriore dimostrazione del suo talento. Tra i più delusi per quanto accaduto in USA c’è certamente Valentino Rossi, che non è riuscito ad andare oltre il quarto posto.
Il pesarese non può quindi nascondere l’amarezza per non essere riuscito a fare quanto avrebbe voluto: “In qualifica ero contento perché avevo un buon passo. Avevo sentito che con la gomma media eravamo un po’ al limite. Siamo stati indecisi fino alla fine, ma credo che abbiamo fatto la scelta giusta, perché penso che la nostra moto avrebbe sofferto di più con la gomma dura. Alla fine dietro scivolava, ma non è stato quello il problema” – ha detto il numero 46.
L’aspetto che lo lascia maggiormente deluso è stata proprio l’incapacità di lottare con chi era davanti a lui: “Mi aspettavo di riuscire a fare dei tempi migliori e di restare più vicino a Maverick, ma ho sofferto la temperatura. Mi sarebbe piaciuto anche lottare per il podio con Iannone, ma loro sono andati più forte e sono stati più bravi“.
La Honda è il pericolo numero uno
Sin dalla vigilia della gara la Honda e Marc Marquez partivano da favoriti ad Austin. I pronostici sono stati pienamente rispettati, ma Rossi guarda avanti e vede la scuderia giapponese quasi imbattibile: “È preoccupante, perché stanno andando molto forte, ma soprattutto è una moto che va bene sempre. Sono competitivi più o meno in tutte le condizioni, quindi sarà dura. Però non dobbiamo pensare a noi e qui abbiamo messo due moto nelle prime quattro posizioni su una pista che non è adatta alla Yamaha solitamente“.
Il pesarese vuole quindi riscattarsi il prima possibile, sin dalla prossima gara: “Adesso sarà molto importante vedere come andremo a Jerez, perché l’anno scorso appena siamo tornati in Europa, dove le piste sono diverse, il grip è diverso, abbiamo sofferto moltissimo. Quest’anno speriamo di essere più competitivi nelle piste che ci piacciono come Jerez o Barcellona” – ha concluso il nove volte campione del mondo.
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