A poche settimane dalla partenza della nuova stagione di Formula Uno, il clima che si respira nel Circus non è dei migliori. Tre colossi del calibro di Renault, Mercedes e Ferrari si sono dette disposte ad abbandonare se dovessero essere introdotte a partire dal 2021 le nuove regole su cui è al lavoro Liberty Media. Il tema del Cavallino non sembra disposto a fare sconti, come ha precisato il presidente Sergio Marchionne. Sulla questione ora prende la parola Bernie Ecclestone, che invita a non trascurare ciò che pensano a Maranello.
Una minaccia da non sottovalutare
Sergio Marchionne fa sul serio. La Ferrari potrebbe davvero lasciare la Formula Uno se saranno introdotte regole ritenute non di suo gradimento a partire dal 2021. Di questo ne è convinto Bernie Ecclestone, ex CEO del Circus, che invita a non minimizzare le parole pronunciate poche settimane fa dal presidente: “Se a parlare fosse stato Luca di Montezemolo – ha dichiarato ad Auto Motor und Sport – non credo che lo avrei preso sul serio, perché il motorsport era la vita di Luca. Ma Sergio può vivere senza la Formula Uno, credo che sia interessato per lo più al solo business“.
L’attuale capo di FCA ha ben chiari in testa gli obiettivi da raggiungere e restare in Formula Uno non è poi così fondamentale: “Per lui la cosa più importante è offrire un buon risultato agli azionisti – continua Ecclestone -. Se la Formula 1 non sarà più un contesto gradito, allora potrebbe fermarsi. Temo che la Ferrari possa vivere senza la Formula Uno, ma non il contrario”.
I meriti della Ferrari
La Ferrari, insomma, non può essere considerata un costruttore qualsiasi. Lo dicono i risultati, ma soprattutto la storia del “Cavallino” nel Circus. I meriti da sottoscrivere alla scuderia italiana sono diversi ed Ecclestone non dimentica di metterlo in evidenza: l’aumento dello share televisivo registrato dalla Formula 1 nella stagione 2017 è da imputare al ritorno alla competitività della “Rossa”.
L’ex CEO non può che esserne felice: “Ho aspettato cinque anni che la Ferrari si svegliasse – ha ribadito – e finalmente è accaduto. E il duello con la Mercedes ha riacceso l’interesse dei tifosi. Mi sono scusato ancora con gli organizzatori per aver venduto loro molto cara una Formula 1 che negli ultimi anni è stato un monologo Mercedes, ma ora possono tornare ad avere un prodotto che può ripagare l’investimento fatto”.
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