La Formula Uno riaccende i riflettori. E sul palco il protagonista rimane il campione del mondo in carica Lewis Hamilton, che nel circuito cittadino dell’Albertpark di Melbourne centra una pole position di carattere con il nuovo record della pista, 1’20″486. La Mercedes, che nei test invernali si era nascosta, erompe con la sua solita velocità sul giro secco nel Gran Premio d’Australia, il quale tradizionalmente esalta le caratteristiche delle Frecce Argento. Prova di forma anche per Valtteri Bottas, opaco nelle libere e invece brillante nel time attack, secondo a soli 0″112 dal compagno di scuderia. Terzo tempo per Sebastian Vettel, staccato di 0″704.
The moment @LewisHamilton…
? Took his sixth consecutive #AusGP pole
? Equalled the record for most poles (8) at one venue
? Blitzed the track record in Melbourne#AusGP ?? #F1 pic.twitter.com/enxH5RMRAt— Formula 1 (@F1) 16 marzo 2019
Una nuova F1?
“Uscendo dai test non ci aspettavamo così — il commento a caldo del poleman, che a Melbourne domani partirà per l’ottava volta davanti a tutti — È stato un lavoro vicino alla perfezione. Valtteri è stato eccezionale, bellissimo vedere i primi sei team all’interno di un secondo“. In effetti il tratto caratteristico di questa prima qualifica stagionale risiede in un rinnovato livellamento delle prestazioni, eccezion fatta per le Williams. Il cosiddetto midfield, gruppone formato da Red Bull, Renault, Alfa Romeo, Toro Rosso, Racing Point e McLaren, non è mai stato così omogeneo e vicino nella competitività . Previsti, per domani, temporali di scintille in curva uno e fuochi d’artificio in curva tre.
La Ferrari zoppica
Dopo le promesse di una rivalsa, le Rosse non mordono e cedono il passo ad un dominio tecnico delle dirette rivali. Seb paga sette decimi a Lewis, ritagliandosi con buona sicurezza il terzo posto e la seconda fila mentre Charles Leclerc deve accontentarsi della quinta piazza (+0″956), insidiato nell’ultimo run da un esuberante Max Verstappen, quarto a 0″834. Il giovane monegasco, come poi ammesso nel post-qualifica, ha commesso un fatidico errore nel Q3 nonostante la top3 fosse agilmente in conto. Occorre specificare che i distacchi sul giro secco potrebbero non essere significativi per due ragioni: anzitutto il gap è lo stesso dello scorso anno, quando fu Vettel poi a trionfare; inoltre pare che le basse temperature penalizzino le Ferrari a vantaggio delle Mercedes e domani l’orario della partenza arride al Cavallino.
Seb sorride
“Qualifiche un po’ strane, difficili. Credo di avere una buona macchina, questa pista è molto particolare — rivela Vettel nelle interviste di rito — Non è un risultato grandioso ma non dobbiamo preoccuparci troppo. Penso che sia possibile vincere, siamo in buona forma e le Mercedes sono chiare favorite, sono sembrate fortissime. Vedremo cosa accadrà “. L’atmosfera è quella di una Ferrari fiduciosa nei suoi mezzi nonostante un debutto decisamente titubante. I punti, però, si fanno la domenica.
Le qualifiche degli altri
Fermi al Q1 fanno notizia Pierre Gasly su Red Bull e Carlos Sainz su McLaren, entrambi penalizzati da scelte avventate dal muretto. I due fanno compagnia alle Williams, in lieve crescendo nonostante l’errore di Kubica, e alla Racing Point di Lance Stroll. Nel Q2 si accende la baguarre, con le due Renault di Hulkenberg e Ricciardo beffate per meno di mezzo decimo da Sergio Perez. Si fermano alla seconda scrematura anche un buon Alexander Albon, Giovinazzi e Kvyat. Nella top10 alla prima fila Mercedes si avvicendano Vettel e Verstappen, quindi Leclerc e Grosejean, Magnussen e Norris, Raikkonen e Perez. L’appuntamento è per domani, con il grande spettacolo della F1 e l’ora della verità : riuscirà la Ferrari ad insidiare il tandem Mercedes?
Q3: Full classification
Big things from @Max33Verstappen taking Red Bull-Honda to the second row ?
And @LandoNorris is the fastest Renault-powered car on his first F1 qualifying ?#AusGP ?? #F1 pic.twitter.com/LXcNo02yAU
— Formula 1 (@F1) 16 marzo 2019