Una tigre rossa. A due soli giorni dalla presentazione della nuova Mercedes, anche Ferrari svela la sua nuova “bestia” da pista. Rosso, nero e giallo sono i colori ma il colore dominante è di certo questo rosso fiammante, aggressivo, quasi accecante. La SF90 ha grinta, carattere e trasuda voglia di rivalsa. “Non è solo bella ma anche molto competitiva. Essere Ferrari è qualcosa di speciale – spiega un emozionato John Elkann – unico. Ferrari significa essere una squadra che unisce un intero Paese, e tutti gli italiani che sono all’estero e che si riconoscono nel nostro marchio con la grande voglia che tutti qui hanno di vincere. Essere Ferrari significa non fermarsi mai, cercare di migliorarsi ogni giorno“.
Ferrari SF90, la presentazione
È un’entrata spettacolare quella della nuova SF90, la monoposto 2019 del Cavallino. Nel buio della sala, le luci creano linee rosse tra gli spettatori e, avvolta da note da epopea eroica compare lei, la SF90, in tutto il suo splendore. C’è entusiasmo e stupore, ma l’entrata di Mattia Binotto sul palco riporta tutti coi piedi per terra. “Non è solo bella. Ho badato anche al contenuto – scherza il team principal nuovo di zecca che ha sostituito da poco il più navigato Maurizio Arrivabene – Abbiamo ancora un po’ di tempo e dobbiamo lavorare duramente fino all’inizio del Mondiale. Oggi è una giornata speciale, sono emozionato e orgoglioso. Il team è forte e vogliamo continuare il sogno di Enzo Ferrari“.
A raggiungerlo poco dopo sono i “piloti migliori in circolazione” a detta di Binotto, Sebastian Vettel e il neo arrivato Charles Leclerc. “Emozionante – dice per primo il tedesco – non ho la mia tuta e non posso subito saltarci dentro. Ma ci siamo, non vedo l’ora di guidarla“.
Al suo fianco, il giovanissimo Leclerc saluta gli astanti in italiano: “Ciao a tutti, sono estremamente emozionato. È un sogno di quando ero bambino, è un giorno emozionate. Da Vettel cercherò di imparare il più possibile per diventare sempre più capace e veloce“. Entrano infine anche John Elkann con un discorso sul significato dell’essere Ferrari, Piero Ferrari e Camilleri. Foto finale e si chiude il sipario. Ora non resta che attendere i risultati in pista per capire se la SF90 è più tigre o gattino.