Era il favorito e ha tagliato la linea del traguardo per primo, ma la vera notizia è che la Ferrari c’è, sempre e comunque, nonostante pronostici sfavorevoli e piste notoriamente ostiche. Lewis Hamilton ha conquistato il suo quinto Gran Premio stagionale, trionfando a Spa-Francorchamps per soli 1.8″ su Sebastian Vettel. La Ferrari di Seb ha infiammato la gara, impegnandosi dalla partenza alla bandiera a scacchi in un testa a testa che ha tenuto gli appassionati sul filo del rasoio. Più veloce però la Mercedes e con un pilota impeccabile come Hamilton l’equazione non poteva dare che questo risultato.
Pronti, via!
Strana la partenza: atipicamente tranquilla, con le prime sette monoposto a mantenere le posizioni dalla quale erano scattate. Alonso si ritrova settimo, poi deve cedere il passo fino a ritirarsi per i soliti problemi tecnici. Hamilton martella fin da subito dei tempi velocissimi, Vettel gli resiste con facilità, mantenendosi tra un secondo e un secondo e sette di ritardo; sotto lo stupore di Lauda e Toto Wolff che non si aspettavano queste Rosse. Dietro di loro una gara di regolarità: Valtteri Bottas che ogni tanto piazzava di tanto in tanto giri veloci ed un Raikkonen distante ma non troppo in quarta posizione. Al settimo giro Verstappen è costretto al ritiro per un guasto al motore, quindi Ricciardo può tallonare i quattro di testa.
Il primo stint e l’incidente
Alla prima sosta ai box la scuderia Ferrari fa in modo che al rientro Hamilton si ritrovi Raikkonen davanti: l’inglese lo supera con facilità, ma il disturbo aerodinamico gli ha fatto perdere secondi preziosi e Vettel, attaccando, si avvicina pericolosamente al rivale giungendo a nove decimi dalla Freccia Argento. A questo punto della gara, le cose si sono volte improvvisamente male per la Ferrari: in prima battuta i commissari hanno comminato un drive through a Raikkonen per non aver rispettato le bandiere gialle in occasione del ritiro di Verstappen, secondariamente Vettel, che aveva deciso per gestione di corsa di mantenere Hamilton davanti, ha iniziato ad accusare problemi di blistering alle ruote posteriori, in grado di rallentarlo pesantemente. Il tedesco si trovava a due secondi di distacco quando, però, la giuria imposta un regime di Safety Car per via dei detriti della Force India di Perez, vittima di una bucatura.
La gara nella gara
A Safety Car dichiarata, Hamilton, Vettel e Ricciardo rientrano. Inizia praticamente una nuova corsa, con Hamilton in testa seguito da Vettel, Bottas, Ricciardo e Raikkonen in rimonta. Si sposta la vettura di sicurezza e Vettel prova a sopravanzare l’inglese. Seb dà l’impressione di potercela fare ma Hamilton si defende benissimo e le gomme soft su Mercedes lavorano benissimo su questa pista. Lewis può così prendersi quei metri di vantaggio sufficienti a garantirgli tre giri facili ed una vittoria utilissima in ottica mondiale. Sensazionale alla ripartenza Daniel Ricciardo, capace di infilare con freddezza Bottas e di prendersi il podio: ancor più furbo Raikkonen. Vede il varco, s’infila e finisce quarto, aggiustando definitivamente una gara che sembrava compromessa. Con questa zampata vincente Hamilton dimezza il vantaggio di Vettel in classifica iridata, portandosi a -7 dal Ferrarista.