Lewis Hamilton segna la 70esima vittoria in carriera conquistando il Gran Premio di Russia. A Sochi l’inglese, scattato dalla seconda casella, riesce a difendersi in partenza dall’attacco di Vettel e addirittura a riprendersi la posizione dopo l’undercut di successo a metà gara. Il trionfo è agevolato da un plateale ordine di scuderia eseguito da Valtteri Bottas che, mentre si trovava in testa, ha agevolato il passaggio di Hamilton. A 5 gare dal termine le cose si complicano in casa Ferrari: Lewis ha incrementato il suo vantaggio in classifica a 50 misure da Seb.
Ferrari al limite
Tutto sommato, però, il bottino che Maranello trascina via dalla Russia è positivo: le Mercedes hanno sempre dominato sul circuito e nonostante una certa disparità tecnica Vettel ha continuamente minacciato la leadership. Già al via il tedesco è riuscito ad affiancare Hamilton, dovendo poi lasciar strada per una traiettoria sfavorevole. Seb non ha mollato, controllando l’inseguimento e anticipando la sosta con un timing perfetto: Bottas è stato inizialmente chiamato a rallentare per ostacolare la sua galoppata, ma in un primo momento, al rientro in pista dopo il rispettivo pit-stop, Hamilton si è trovato alle spalle della SF71H numero 5.
L’ennesimo “tappo”
La presenza di Bottas ha tuttavia danneggiato il passo gara del ferrarista, consentendo ad Hamilton di sfruttare motore e DRS per riprendersi la seconda posizione. Di lì in poi alle Mercedes è bastato prendersi quel secondo e mezzo di margine per poi rendere il GP una questione di muretto: a Bottas gli viene ordinato di cedere la posizione, Hamilton passa e ringrazia. A pista libera può volare facilmente verso il successo, l’ottavo in questa stagione 2018. Vettel non si allontana mai tanto dal tandem di testa, eppure non riesce ad avvicinarsi quanto basta per tentare il sorpasso.
L’ordine di arrivo
Strepitosa prestazione di Charles Leclerc, che mai aveva corso qui a Sochi. Il monegasco era apparso in difficoltà durante le sessioni di prove libere ma già in qualifica aveva dato sfogo alla sua cristallina abilità: raccoglie un settimo posto alle spalle di Ricciardo ed è l’ultimo dei piloti a non esser doppiato. Ordine di arrivo: Hamilton, Bottas, Vettel, Raikkonen, Verstappen, Ricciardo, Leclerc, Magnussen, Ocon, Perez, Grosejean, Hulkenberg, Ericcson, Alonso, Stroll, Vandoorne, Sainz, Sirotkin.