È finita nel peggiore dei modi la favola di Charles Leclerc, quando il profumo della vittoria vibrava già nell’abitacolo e nella sua fredda, lucida mente. Il giovane monegasco pattina allo start e viene infilato sia da un Sebastian Vettel rapace che da Valtteri Bottas, ma è bravo a rispondere al finlandese alla tornata successiva, riprendendosi la posizione al giro 2 e poi attaccando Vettel con successo al giro 6. Di lì Leclerc, in testa, ha martellato una serie inarrestabile di tempi veloci, prendendo il largo e accumulando sin dalle prime fasi di gara un vantaggio rassicurante.
Testa a testa
Al suo inseguimento solo Vettel ed Hamilton, seppur a notevole distanza, si danno battaglia. Inizialmente l’inglese viene fermato in anticipo, portando a termine un overcut ai danni del ferrarista. In seconda posizione, però, il campione del mondo in carica paga la scelta azzardata del suo muretto che ha optato per gomme morbide, subendo al giro 23 il sorpasso di Seb. Leclerc approfitta della bagarre e solidifica il gap incrementandolo fino a 9″. Il secondo stint vede Leclerc in testa e Vettel nel mirino di uno scatenato Hamilton, che al giro 38 stacca duro su Vettel, il quale nel difendersi spiattella gli pneumatici e finisce in testacoda. Durante il successivo rettilineo la sua ala anteriore esplode, costringendo il quattro volte iridato a rientrare nei box e dire addio al podio. Gomme nuove, muso nuovo per rimontare fino alla quinta piazza. Davanti Charles Leclerc, al suo secondo GP in Ferrari, è praticamente lanciato verso un meraviglioso e meritato successo, ma la componente elettrica del suo motore ibrido decide di abbandonarlo.
LAP 48/57: Agonising scenes for Charles Leclerc and his fans as Lewis Hamilton gets past the ailing Ferrari#BahrainGP ?? #F1 pic.twitter.com/UVtdDZoZz3
— Formula 1 (@F1) 31 marzo 2019
“Oh mio dio”
La SF90 numero 16 rallenta. “Oh mio dio”, il gelido commento dal Team Radio del 21enne. Il suo propulsore non va. Hamilton lo passa, Bottas fa lo stesso nonostante gli oltre 30″ di distanza iniziali. Verstappen si avvicina come uno squalo, la matematica è dalla sua, ma al terzultimo giro entrambe le Renault finiscono KO per un problema tecnico. La direzione richiama allora la Safety Car che, come un premio di consolazione ad opera degli dei della Formula Uno, accompagna i piloti in parata fino al traguardo. E Charles Leclerc verso un amarissimo podio.
Doppietta “sbagliata”
Doppietta “sbagliata” nel Gran Premio del Bahrain. La Ferrari, dominatrice nelle qualifiche e anche in corsa, ne esce con le ossa rotta, spettatrice disarmata di un secondo, consecutivo trionfo delle Frecce Argento. Leclerc ha guidato da fenomeno, nonostante l’errore alla partenza, riprendendosi in pista le posizioni perse e calando un asso ad ogni giro. La Scuderia in rosso ha indubbiamente recuperato il ritardo tecnico osservato a Melbourne ma la sfortuna e un po’ di negligenza hanno segnato questa domenica.
LAP 57/57: RACE CLASSIFICATION
Agony for Leclerc ?
Norris and Albon get their first points in F1 ?#BahrainGP ?? #F1 pic.twitter.com/ODtV69EY07— Formula 1 (@F1) 31 marzo 2019
Classifiche
Per quanto riguarda l’ordine di arrivo, da segnalare l’ottima performance di Lando Norris, sesto alla fine, e di Kimi Raikkonen, che porta la sua Alfa Romeo in settima piazza. Pierre Gasly riaddrizza nell’ultimo stint una gara da dimenticare, sfruttando il doppio ritiro di Hulkenberg e Ricciardo. Giovinazzi ad un passo dalla top ten. In classifica generale Bottas rimane al comando con 44 punti, seguito dal compagno Hamilton a -1 e Verstappen, Leclerc (che in Bahrain ha ottenuto il punto extra per il giro veloce) e Vettel rispettivamente a 27, 26 e 22 lunghezze. Il campionato è ancora lungo, ma la Ferrari non è affatto partita bene. Dal Bahrain, però, gli uomini di Maranello possono trovare due certezze: un’auto tecnicamente ritrovata ed anche superiore alla Mercedes, un gioiello che brilla come il diamante, capace di stregare un mondo difficile come quello del Circus. Ed il suo nome è Charles Leclerc.
Foto in rilievo, credits: F1, profilo twitter