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F1, Malesia: il circuito di Sepang potrebbe rientrare in calendario al più presto

Quella di domenica scorsa a Sepang è stata, per il momento, l’ultima tappa in Malesia della Formula Uno per i prossimi anni. La vittoria di Max Verstappen con la sua Red Bull è infatti destinata a rimanere senza seguito negli annali, perlomeno nel breve periodo: dopo 19 anni consecutivi di presenza nei tabellini del campionato mondiale il primo ministro del Paese, Najib Razak, aveva infatti deciso di non rinnovare l’accordo con Liberty Media per quanto concerne il Gran Premio malese.

Dietrofront

Nei recenti giorni, però, sembra che questa realtà sia destinata a durare per poco. Lo stesso Razak ha infatti sottolineato che, sebbene non vi siano rimpianti da parte della dirigenza sull’aver interrotto la lunga vita della kermesse nel sudest asiatico, ci sono forti possibilità che la classe regina torni a sfrecciare per il circuito di qualche chilometro a sud dalla capitale Kuala Lumpur. “È stato un viaggio entusiasmante quello fatto nel corso di questi 19 anni“, ha ribadito Razak, prima di continuare: “All’inizio è stato per noi una grande spinta, ma poi le cose sono scemate. Il GP è dinventato sempre meno attraente e le finanze non stavano andando nel modo migliore. Per cui abbiamo deciso di interrompere il nostro rapporto con la F.1″.

Le cause dell’abbandono

Diversa la prospettiva sollevata dall’amministratore delegato del tracciato di Sepang, il quale ha sottolineato come l’esigenza principale non sia il far fronte agli ingenti costi di gestione e mantenimento, quanto al catturare un numero adeguato di appassionati e spettatori all’evento ed alla Formula Uno in generale.Al giorno d’oggi stiamo facendo molta fatica nel convincere i malesi a supportare l’evento, nonostante sia di dimensioni enormi” dice l’ad, prima di concludere: “Avrebbe dovuto essere più supportato dalla gente del posto. Negli ultimi 3 anni abbiamo visto un declino costante riguardo i numeri dei malesi presenti in autodromo nel fine settimana che ha ospitato la F1. Abbiamo ottimi numeri riguardo le persone che vengono a vedere la corsa da altri Paesi, ma con i malesi abbiamo faticato“. Tirando le somme, la posizione degli organizzatori è chiara e cristallina: “Dobbiamo fare valutazioni sul motivo di questo disinteresse. Per questo motivo è bene fare una pausa, fare valutazioni attente, concentrarsi su ciò che vogliono di tifosi e un giorno torneremo a valutare se tornare in F1“.