Era nell’aria, adesso è negli annali: Lewis Hamilton ha centrato la 68esima pole position in carriera in occorrenza del Gp del Belgio, eguagliando quel primato che prima apparteneva esclusivamente a Micheal Schumacher. Dopo la pausa estiva, fin troppo lunga per i ritmi a cui il Circus ci ha abituati, le Mercedes fremono dalla voglia di riscattare la debacle dell’Hungaroring, dove le Ferrari hanno dominato con un gioco di squadra eccezionale completando una meravigliosa doppietta. Con i suoi classici 7 chilometri, il veloce tracciato di Spa-Francorchamps ben si presta alla monoposto di Stoccarda, i cui piloti hanno approcciato il week-end con il favore dei pronostici.
La lieta novella
Ma attenzione a sottovalutare un Vettel in grandissima forma: il tedesco ha rinnovato il contratto con Maranello fino al 2020, confermandosi al fianco di Kimi Raikkonen per la prossima stagione. Con il nuovo contratto Seb è divenuto il pilota più pagato della F1, portando la sua remunerazione alla cifra record di quaranta milioni all’anno, per una media di due milioni di euro a stagione. Prima del rinnovo, Vettel percepiva 28.4 milioni, a fronte dei 32 milioni di Hamilton e i 28 di Alonso.
Una sola musica
In Q1 Hamilton fa capire subito l’antifona, piazzando un ottimo 1’44″184 e distanziando di soli 91 millesimi il ferrarista Vettel. Attardate ed escluse dalla fase successiva le due Williams di Massa e Stroll, la Toro Rosso di Kyvat e le due Sauber. In Q2 i valori in campo non mutano, con Lewis Hamilton ancora padrone della pista migliorandosi fino a 1’43″539 nonostante un errore nel secondo settore. Opaca in questo frangente la prestazione delle due Rosse, che comunque riescono senza problemi a qualificarsi per la sessione finale. Fuori dalla Q3, allora, Grosejean, Magnussen, Sainz, Vandoorne ed Alonso, costretto all’undicesimo posto per l’ennesimo guaio al motore. Nel time attack che conta, infine, “sua maestà ” Hamilton trova nel suo immenso talento le risorse per abbassare il record del circuito, fermando il crono a 1’42″947, migliorato ancor di più nell’ultima run a 1’42″553. Vettel si prende il secondo posto in griglia con un buon 1’42″795 , seguito da Bottas oltre il muro dell’1’43” ed Hamilton. Quinta e sesta piazza per Verstappen e Ricciardo, quindi Hulkenberg, le Force India di Perez e Ocon e infine Palmer.