Sabato da ricordare per le Rosse di Maranello: sull’Hungaroring, nella sessione di qualifiche, le Ferrari di Sebastian Vettel e di Kimi Raikkonen si sono aggiudicati la prima e la seconda posizione in griglia di partenza. È la 48esima pole position in carriera per il tedesco, la terza occasione invece in cui le due monoposto partono appaiate in prima fila; era già successo a Soci, nel Gran Premio di Russia e a Montecarlo.
Le parole di Vettel
“Il team ha fatto un grande lavoro. La vettura era velocissima” ha dichiarato Seb a caldo ai microfoni della regia internazionale F1. “Ho veramente apprezzato il lavoro della scuderia, peraltro amo questa pista e avere un auto così, sotto un tempo così bello ed una folla così infiammata è fantastico. Poi siamo entrambi in prima fila!”, aggiunge. Sorriso e serenità, dunque, per un Vettel che conduce ancora la classifica iridata per un singolo punto. “Stiamo lavorando duramente – tiene a precisare – ed è una giornata da ricordare dopo questi mesi difficili. Dobbiamo ringraziare tutte le persone che sono con noi“.
Mercedes in crisi
Velocissimo già in mattinata, Vettel ha strabiliato nel Q3, siglando il miglior tempo della pista con 1’16″276 nonostante una sbavatura nel giro lanciato. Raikkonen ha fatto solo due decimi peggio, con le Mercedes in grande difficoltà. Niki Lauda e Toto Wolf sono rimasti letteralmente pietrificati sotto le esplosive performance della Ferrari, capaci di mettere in crisi la squadra tedesca; attualmente prima nella classifica costruttori. Onore, però, al merito: le Mercedes sembravano destinate davvero alla deriva e soltanto un prodigio degli ingegneri, all’ultimo momento tra Q1 e Q2, ha concesso loro di arginare all’arrembaggio del Cavallino Rampante.
Bandiera bianca
“Le Ferrari sono state veloci durante tutto il weekend“, le parole di Bottas di schietta umiltà. “Hanno ancora una vettura migliore, dobbiamo lavorare su piste come questa. Non abbiamo le performance che vogliamo, per domani servirà concentrazione“; un Bottas sempre più in crescendo e sempre più davanti Hamilton: il finlandese scatterà dalla terza posizione, l’inglese dalla quarta piazza.
L’ordine di partenza
Si tratta, questo, di un risultato importante anche per via della morfologia della pista: nei curvoni stretti e tortuosi è difficile superare. Le occasioni, per chi vuole attaccare, si limitano alla partenza. Prima e seconda curva, poi passo e regolarità. La Ferrari è l’auto da battere e la strategia di gara sarà irrisoria rispetto al momento clou, per l’appunto, della partenza. La certezza che abbiamo al momento, alla vigilia della gara, è che ancora una volta il passo più corto della Ferrari paga meglio su tracciati dall’alto carico aerodinamico e, di converso, che la forma più allungata della Mercedes non rende bene su alcune piste, forse troppe. Ordine di partenza: 1. Vettel, 2. Raikkonen, 3. Bottas, 4. Hamilton, 5. Verstappen, 6. Ricciardo, 7. Alonso, 8. Vandoorne, 9. Sainz, 10. Palmer. Da sottolineare il naufragio delle Force India, fuori nel Q2: Ocon partirà undicesimo, Perez quattordicesimo.