A pochi giorni dal Gran Premio di Spagna di Formula Uno, quinta tappa stagionale, un’inchiesta scuote gli animi dei protagonisti del Circus. La Procura di Monza, secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, avrebbe infatti avviato un’indagine in merito al possibile riciclaggio di fondi neri legati alle sponsorizzazioni del Gran Premio d’Italia. Cinque persone sono già finite in manette: l’accusa avanzata nei loro confronti è proprio di riciclaggio ed evasione fiscale.
Soldi riciclati e sponsorizzazioni fittizie
Attorno alla Formula Uno girano milioni di euro tra ingaggi ai piloti e aziende in supporto dei vari team, ma non tutto avverrebbe in modo limpido. Questa è l’ipotesi avanzata dalla Procura di Monza che ha avviato un’inchiesta che si è sviluppata a livello internazionale in merito a sospette frodi relative al Gran Premio d’Italia. Diverse sponsorizzazioni sarebbero state opportunamente gonfiate con valori da capogiro, che si aggirerebbero intorno agli 80 milioni di euro.
Molte società del Circus ne avrebbero infatti approfittato per riciclare denaro sporco attraverso partnership non legali. Al momento sono finite nel registro degli indagati 82 persone, ma lo scandalo potrebbe essere destinato ad allargarsi ulteriormente. In particolare, si sta cercando di fare luce su brand che sponsorizzavano Felipe Massa e Jules Bianchi, legato all’Academy della Ferrari e scomparso in seguito a un incidente in Giappone. Le rogatorie internazionali sono state inviate in Germania, Svizzera, Inghilterra e Principato di Monaco.
Coinvolto anche Bernie Ecclestone?
Al momento sono finite in manette cinque persone, tutte con l’accusa di riciclaggio ed evasione fiscale. Le Fiamme Gialle hanno analizzato con attenzione i pagamenti effettuati da cui sarebbero emersi nomi vicini a Bernie Ecclestone, a capo della Formula Uno fino al 2016. La posizione dell’ex patron del Circus è però destinata a essere archiviata ora che lui non riveste più un ruolo di primo piano in Formula Uno. L’attuale proprietà americana, Liberty Media, ha invece preferito non rilasciare alcuna comunicazione in merito.
Gli inquirenti hanno inoltre voluto ascoltare Nicolas Todt, figlio del presidente FIA e manager di diversi piloti, tra cui Felipe Massa (il brasiliano ha da poco dato l’addio alle corse) e il giovane Charles Leclerc. Nell’interrogatorio è emerso come sia stata gonfiata una delle sponsorizzazioni legata a Bianchi, quella relativa al marchio di moda Gaudi Trade.
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