Fra i piani alti della Formula 1 trapela l’ipotesi della volontà di dare la possibilità di imbarcare un maggior quantitativo di carburante per favorire i sorpassi e riportare un po’ di quel brio che ultimamente scarseggia. L’aumento delle soglie, attualmente al vaglio, è previsto tuttavia per la stagione 2019.
Per non restare a secco
I piloti di Formula 1 non hanno avuto grossi problemi nei primi due appuntamenti di quest’anno per quanto riguarda i consumi e la loro relativa gestione. Il motivo? Il sopraggiungere delle safety car, virtuale e reale, ha consentito a tutti di risparmiare un bel po’ di carburante fra i cordoli di Melbourne e del Bahrein. E nonostante questo, parecchi hanno dovuto tuttavia ridurre l’andatura entrando nella cosiddetta modalità di guida “fuel saving”.
Ebbene, escludendo situazioni particolari come quelle, è un dato di fatto che i piloti debbono prestare parecchia attenzione ai consumi, fin troppa probabilmente. Ne è stato un esempio lampante Fernando Alonso che, dopo aver spinto un po’ troppo nel Gran Premio del Bahrein, non ha avuto altra scelta che rallentare e farsi doppiare dal gruppetto di testa per non rischiare di non concludere la gara.
La proposta al vaglio
Con tutto questo una riunione per discutere al riguardo è il minimo che i rappresentanti del Circus potevano fare. La parola d’ordine è alzare l’asticella oltre il limite dei 105 kg previsto attualmente. Il Gruppo Strategico della F1 sta studiando proprio di regolamentare un’elevazione di quel limite per “rianimare i giochi” e non solo.
Stando a quanto emerso finora, si parla di aumenti sull’ordine dei 5 – 7 kg, surplus che dovrebbe bastare già a consentire ai piloti di fare qualche lotta ravvicinata e sorpasso in più. Se consideriamo poi il recente aumento sia del peso delle monoposto, sia del carico aerodinamico tale maggiorazione, giacché minima, difficilmente non tornerebbe gradita.
E difatti, dai primi sondaggi non sono emersi motoristi contrari alla trovata, una trovata che, se tutto dovesse andare per il verso giusto, potrebbe entrare a far parte del regolamento della stagione 2019 della Formula 1 aprendo ai piloti e ai costruttori nuovi scenari e (perché no?) nuove strategie su cui poter puntare.